Tolentino, il presidente Romagnoli: “La situazione è complicata, chiedo scusa ai tifosi”

Tolentino, il presidente Marco Romagnoli fa il punto della situazione in una stagione complicata. Il patron del club marchigiano ha analizzato, ai microfoni di YouTvrs, l’andamento non certo positivo della squadra, fanalino di coda nel girone F con 21 punti. Nell’ultimo turno, i cremisi hanno strappato solamente un pareggio nello scontro salvezza contro il Notaresco e, a 6 giornate dal termine della regular season, le speranze di evitare la retrocessione in Eccellenza diminuiscono di settimana in settimana.

Tolentino, Romagnoli: “Abbiamo regalato troppi punti alle avversarie”

Romagnoli dipinge un quadro non troppo ottimistico riguardo la classifica del Tolentino: “La situazione è davvero complicata. Ciò non toglie che tutti dovranno dare l’anima per provarci. C’è grande rammarico perché se avessimo raccolto anche solo un terzo di quei punti scioccamente regalati saremmo in ben altra situazione”.

Tolentino-Recanatese, Fonte Foto: pagina Facebook Recanatese

Una stagione complicata che nasce da lontano: “Appena concluso il campionato – continua Romagnoli – sono sopraggiunti una serie di problemi che non sono stato in grado di gestire. Sono tutti documentati: non potevamo rischiare di aumentare il debito dopo la batosta provocata dalla pandemica. L’allenatore Mosconi, nonostante ci fosse un accordo economico, ha ritenuto di non poter dare ancora quello che riteneva necessario alla nostra causa”.

Il direttore sportivo Crocetti ha ritenuto concluso il ciclo con il Tolentino; tutti quelli che non sono stati confermati hanno richiesto degli aumenti ai rimborsi di almeno il 25%; le entrate da sponsorizzazioni sono calate. Non sono stato capace di far fronte a tutto questo e ne sono addolorato. Mi scuso con i tifosi, dei quali faccio anche io parte

“Ho preferito il futuro del club alla permanenza in Serie D”

Il presidente del Tolentino spiega poi tutte le difficoltà a cui il club ha dovuto far fronte: “Se avessimo avuto 300mila euro per fare la squadra, come allenatore potevamo prendere il nostro magazziniere e come direttore sportivo il nostro autista. Voglio fare chiarezza, una volta per tutte, sul ruolo di Simone Antinori che ringrazio di cuore. Rimasti senza direttore sportivo e con quatto spicci in mano ho deciso di non spendere 15-20 mila euro per un direttore sportivo che venisse da fuori”.

“I giocatori sono stati scelti in accordo con il tecnico, tenendo ovviamente conto delle nostre possibilità di bilancio. Il socio Antinori si è preso la briga, a titolo volontario, di contattare i calciatori individuati, di concludere le trattative e di tenere in piedi la baracca. Tra la permanenza in Serie D ed il futuro del sodalizio calcistico ho ritenuto che fosse prioritaria la seconda opzione. È chiaro che azzeccando tutto avrei potuto salvare capra e cavoli. Negli anni scorsi ci siamo riusciti, adesso forse no

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Redazione