La Torres sta vivendo un momento delicato e tutta la città sta aspettando quel momento che manderebbe in conto circuito l’ambiente. Tifosi e società attendono con spasmodica attesa il ripescaggio in Serie C. Sarà una settimana intensa, dove dovrebbero arrivare notizie conccrete sui ripescaggi. I sardi hanno vinto i play-off del girone G, sono arrivati in finale di Coppa Italia ed in campionato hanno conquistato il secondo posto a pari merito con il Nuova Florida. Da tempo si attende con ansia l’esito dei ripescaggi e questa settimana può essere decisiva.
Stefano Udassi, patron della Torres, ha rilasciato delle dichiarazioni a La Nuova Sardegna proprio in merito alla situazione dei ripescaggi: “È un momento particolare, in cui vorremmo avere notizie certe, ma nel quale siamo legati agli altri“. Il presidente rossoblù continua esprimendo tutta la fiducia e l’entusiasmo presente nell’ambiente sardo: “C’è fiducia, ma occorre stare con i pedi per terra. Noi però ci crediamo molto. Abbiamo tanta voglia, la società ha una grande ambizione, che poi è la stessa di tutta la Sassari sportiva, la stessa dei nostri tifosi, di tutto il popolo torresino“. Conclude con una frase di buon auspicio: ” Insomma, questo salto lo desideriamo tutti e non stiamo nella pelle in attesa di novità“.
Come detto in precedenza, questa può essere la settimana cruciale per i ripescaggi. C’è stato una avanzamento della situazione pochi giorni fa quando la Covisoc ha bocciato le richieste d’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro di Campobasso e Teramo. Qualora questa decisione non dovesse mutare dopo i ricorsi delle società, potrebbero spalancarsi le porte per la Torres. L’esito sui ricorsi delle due squadre dovrebbero arrivare entro mercoledì 6 luglio: solo due giorni dopo, la Covisoc emetterà la decisione finale.
Se dovessero essere confermate le due bocciature di Teramo e Campobasso il primo posto spetterà ad una retrocessa dalla C e il secondo ad una delle vincenti dei play off della D. Pertanto la Torres dovrà sperare che, chi la precedente in graduatoria, o non abbia i requisiti imposti dagli organi federali o rinunci deliberatamente alla domanda che, va ricordato, comporta il versamento di un cospicuo contributo a fondo perduto.