Risultato largo nella sfida fra Trapani e Acireale, valevole per i sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie D. I padroni di casa si sono imposti per 7-0, un risultato che non rispecchia il reale valore della squadra avversaria.
La differenza così ampia è quasi certamente causata dalla formazione messa in campo da Massimo Costantino. Infatti, sono stati schierati undici millenials, appartenenti alla categoria Juniores. Come si può ben notare dalla distinta di gara, la squadra è composta da calciatori molto giovani, appartenenti alla classe 2004 e 2005.
Una disfatta totale ma, allo stesso tempo un risultato bugiardo: questo, un chiaro segno di incertezza societaria che sta attraversando un momento delicato della stagione.
Al contrario, ad esultare sono proprio i padroni di casa che strappano il pass, senza troppa difficoltà, per gli ottavi di finale. Per il Trapani sono andati a segno Gonzalez, Kosovan, Cangemi, Musso, Catania e Mascari con una doppietta.
Attualmente al quattordicesimo posto nel girone I, l’Acireale sta vivendo un periodo poco brillante. I risultati tardano ad arrivare: solo tre vittorie dopo quindici giornate di campionato e un’incertezza societaria che non beneficia l’intero ambiente.
La disfatta di oggi, a Trapani, non rappresenta un caso isolato: i problemi in casa Acireale sono concreti. Sono diversi i calciatori, di un certo spessore, ad aver abbandonato il club: la società è costretta a far scendere in campo il proprio settore giovanile, senza prendere le giuste contromisure e riempire le lacune tecniche e numeriche con altri acquisti.
La società sembrerebbe aver perso quella lucidità che permette di prendere le decisioni migliori e ponderate, per il bene della squadra e dei tifosi. In un momento come questo, serve ricompattarsi come gruppo e ripartire da quelle poche certezze che possano servire come base per crearsi un futuro roseo e ricco di soddisfazioni. Da Trapani, deve ripartire la stagione dell’Acireale.