Trapani, la replica di Anellucci: “Non ho fatto altro che esercitare il diritto di critica sportiva”
“Non coinvolti in maniera lesiva né il Trapani, né il suo presidente“. Con un post sul suo profilo personale l’ex Direttore Generale del Trapani Claudio Anellucci ha risposto alla decisione della società siciliana di sollevarlo dal suo incarico dirigenziale. Il presidente Antonini aveva preso questa scelta a causa dei commenti rilasciati, sempre sui social, attribuiti ad Anellucci riguardo alle prestazioni della Nazionale Under 21.
Anellucci, che inizialmente aveva rinnegato le sue dichiarazioni denunciando un attacco informatico al suo profilo, ha poi deciso di replicare alla società granata. Con un post sul suo profilo Instagram personale infatti Anellucci si è assunto la responsabilità dei suoi commenti, dichiarando però di aver solamente esercitato il diritto di critica sportiva.
Trapani, il post di risposta di Anellucci
Se prima i duelli verbali erano affidati alle interviste e alle dichiarazioni rilasciate alla carta stampata o alle televisioni. Oggi, nell’era del web 2.0, i botta e risposta sono più rapidi e quasi esclusivamente legati al mondo dei social network. Così è stato anche per la vicenda che ha coinvolto Claudio Anellucci e Il Trapani. Proprio attraverso un post su Instagram infatti l’ex DG dei siciliani ha voluto replicare alle scelte della società trapanese.
Ecco le dichiarazioni ufficiali di Claudio Anellucci. “In merito agli ultimi avvenimenti accaduti che mi hanno visto protagonista, ci tengo a precisare che io non ho fatto null’altro che esercitare il diritto di critica sportiva e non personale. Il tutto non ha toccato e coinvolto in maniera lesiva in alcun modo né il Trapani Calcio, né il suo presidente. Questo perché non c’è mai stata l’intenzione di arrecare danni alla società che non è mai stata menzionata dal sottoscritto“.
La ricostruzione della vicenda
“Ennesima egregia figura della nostra nazionale, questa volta Under 21. Il risultato non cambia, ma cosa altro deve fare il duo Gravina e Mancini per essere cacciato? Quale altra vergogna dobbiamo sopportare? Impresentabili! L’Italia di Gnonto, Pellegri e mister 80 milioni Tonali. Oggi Pirlo varrebbe 600 milioni. Vergogna calcio italiano“. E poi ancora: “Fuori la politica dal calcio. Mancini e Gravina a casa. Non mi riconosco nell’Italia di Gnonto, Pellegri e Tonali 80 milioni. Non sanno dove sia la vergogna“. Questo il post di Anellucci nel dopo partita di ItaliaU21-NorvegiaU21 che ha suscitato la pesante reazione della società granata.
La decisione del club di sollevare Anellucci dall’incarico era volta alla tutela della propria immagine di fronte alle dichiarazioni dell’allora Direttore Generale. Anellucci aveva poi smentito quelle affermazioni denunciando un attacco hacker al suo profilo, prima di prendersi le proprie responsabilità con l’ultimo post pubblicato sul suo profilo personale.