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Trapani, Antonini: “Siamo la squadra più importante in D, voglio un club solido”

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Quando arrivi a Trapani, la presenza di Valerio Antonini è una costante. Lo senti tra i tifosi, che lo celebrano per quanto fatto finora, ma soprattutto lo vedi nei manifesti della campagna abbonamenti in giro per la città e, soprattutto, allo stadio Provinciale. Un impianto rimesso a nuovo dal proprietario del club granata, così come il PalaIlio, il palazzetto dello sport dove giocano i Trapani Shark, la formazione di Serie A2 allestita dall’imprenditore romano.

Credit photo: FC Trapani 1905

Io sindaco? No, ho un compito più importante: gestire la passione e l’entusiasmo di questa città – racconta Antonini a SerieD24 – Aver contribuito alla ripresa emotiva di Trapani, cambiando volto ai due impianti cittadini, è una soddisfazione che va al di là della politica”. E la risposta è nei numeri: 3.200 abbonati nel calcio, 1.500 nel basket. “Per quanto io sia ottimista, non mi sarei aspettato una risposta così. Tutti stanno contribuendo perché si sono resi conto degli investimenti che sono stati fatti e della passione con cui sto gestendo la società”.

Investimenti importanti fatti sulla squadra di Alfio Torrisi, a punteggio pieno dopo cinque partite giocate con 16 gol fatti e zero subiti. Una squadra di elevata caratura che ha un obbligo: vincere il campionato. “Con il progetto che abbiamo oggi siamo la squadra più importante della Serie D, per struttura, infrastruttura, mentalità e concezione del futuro legato allo sport. La gestione è fatta perché non voglio correre il rischio di ritrovarmi l’anno prossimo ancora in Serie D, categoria con delle problematiche difficili da risolvere”.

Antonini: “La Serie B e C senza ricavi importanti porta al fallimento”

Determinazione alla base di tutto con una parola d’ordine: non ci sono limiti se gli obiettivi sono chiari. E le idee sono chiarissime per Antonini. Un progetto che va ben oltre una semplice promozione in Serie C nel calcio in Serie A nel basket.

Sto creando le condizioni affinché la società sia indipendente, con una gestione che possa ottenere dei ricavi per una sostenibilità economica – spiega – Oggi fare la Serie B o la Serie C, se non ci sono ricavi importanti, ti porta al fallimento. Ho visto la metà dei bilanci delle squadre di Serie B e non so come facciano a essere iscritte al campionato. Sono bilanci in perdita importanti, situazioni debitorie che a lungo andare sono insostenibili. Molte società sono in vendita, lo so personalmente perché mi sono state offerte. La mia fortuna è che sto partendo dal basso, creando subito delle condizioni che consentano alla società entro 3-4 anni di provare il salto in Serie A con una situazione societaria solida e che dia dei proventi necessari e sufficienti a sostenere la gestione”.

Credit photo: FC Trapani 1905

Per Antonini, la sostenibilità economica arriva dagli eventi. Asset fondamentale sarà il PalaIlio: “Potremmo programmare eventi che vanno oltre il basket – racconta – Parlo di concerti, ma sto pensando anche a eventi di pugilato e tennis indoor. Questo può dare quei 4-5 milioni di euro che ti consentono di fare gestione”. Le basi solide sono state poste, adesso il Trapani può costruire il suo futuro roseo.

LA PRIMA PARTE DELL’INTERVISTA AD ANTONINI: “NON MI PONGO LIMITI, OBIETTIVO SERIE A”