Trapani è totalmente pazza di Oliver Kragl. Il centrocampista 34enne è assolutamente tra i protagonisti di un campionato straordinario dei granata, in vetta solitaria nel Girone I. Tedesco di nascita ma ormai italiano di adozione, l’ex Foggia, Benevento e Messina sta dimostrando grande leadership e voglia di tornare a giocare un calcio ad alti livelli.
Intervistato da SerieD24, Kragl ha spiegato quali sono i suoi obiettivi personali, il suo rapporto con la città e le ambizioni della società siciliana che vanno ben oltre la Serie D. Senza dimenticare il suo gol a San Siro contro il Milan e le sue fantastiche doti balistiche da fuori area.
Oliver Kragl e il Trapani, un rapporto che è nato in questa stagione da un’idea del Presidente Valerio Antonini: “Mi trovo molto bene qui, sono contento di essere rimasto in Sicilia. E’ una regione meravigliosa e l’ambizione di questa società mi ha convinto a restare in zona. Stiamo facendo molto bene e la città è bellissima, sono contento della scelta che ho fatto”.
“Ricordo quando sono venuto a giocare in Serie B qui, c’era un sacco di gente e lo stadio era davvero una bolgia. Mi auguro che ritorni lo stesso entusiasmo anche se già il ‘Provinciale’ si riempie molto ora. Sono convinto che Trapani possa dare ancora di più”.
La stagione che sta disputando il Trapani è al limite della perfezione. 56 i punti conquistati in 20 partite frutto di 18 vittorie e 2 pareggi. Numeri che farebbero rabbrividire qualsiasi tifoso e, per certi versi, anche Kragl: “Quello che stiamo facendo è a dir poco incredibile. Siamo una squadra fortissima che spesso obbliga l’allenatore a far sedere in panchina qualcuno di noi. Mi auguro di continuare su questo ritmo per andare dritti in Serie C”.
In questo senso, fondamentale è stato il successo in rimonta contro la Vibonese per 2-5: “Il risultato è bugiardo, è stata una partita complicatissima. La sconfitta del Siracusa non deve farci rilassare, anzi deve farci alzare ancora di più l’attenzione verso l’obiettivo prefissato. Non commettiamo questo errore, mancano ancora tante partite e il vantaggio non è considerevole. Non si possono stravincere tutti i match, spesso le squadre si mettono con 11 giocatori dietro la linea della palla”.
Una piccola chiosa sul caso Lamezia: “Stanno accadendo spesso questo tipo di situazioni. Spero che si trovino soluzioni e regole precise per impedire che ci siano altri casi come questo nei prossimi anni. Ci sono persone con famiglie alle spalle che rimangono a casa e non è ammissibile”.
Trentaquattro anni e nessuna voglia di tirare indietro la gamba. Oliver Kragl è tra i giocatori più decisivi della Serie D e non vuole smettere di segnare e fornire assist: “Sono già in doppia cifra di gol, punto a farne quindici con altrettanti assist. Non è facile calarsi in queste categorie, molti miei compagni non c’entrano nulla con questi livelli e meriterebbero di stare tra i professionisti”.
“Il piede resta sempre, anche quando diventi più vecchio (ride ndr.). Solo perchè ho quasi 34 anni non significa che certe cose non possa più farle. Ora mi muovo meglio in campo e non più a caso. Lavoro più sulla forza, ora quello che conta è il cuore e la mentalità vincente”.
Sul sogno Serie B con il Trapani, Kragl conclude: “Vinciamo questo campionato che non è ancora chiuso, poi si vedrà. Proveremo a costruire una corazzata in Serie C per coronare il sogno del Presidente di far tornare questa città dove merita”.