In casa Trapani, dopo l’arrivo di Valerio Antonini, le novità sembrano non finire mai. Il nuovo presidente granata, intervenuto in conferenza stampa, ha infatti presentato Andrea Mussi come nuovo direttore sportivo. Ufficialmente composto, quindi, lo staff dirigenziale che sarà alla guida del Trapani calcio per la stagione 2023/2024, in attesa di scoprire se sarà in Serie D o in Serie C in seguito ad un eventuale ripescaggio. Antonini in veste di presidente, Anellucci come dg, Mussi come ds e Torrisi come allenatore, dopo la conferma di due settimane fa.
E dunque, dopo settimane di attesa, è stato svelato il nuovo volto che ricoprirà la carica di ds. Ex calciatore con le maglie di Fiorentina, Empoli, Reggiana, Lucchese e Varese, Mussi ha già avuto un’ampia esperienza anche in ambito dirigenziale con Pavia, Albisola e Carpi, oltre che esperienze di scouting per Siena e Brescia.
“Per me è un onore essere a Trapani, in questa piazza, con questa presidenza e società. Ringrazio per l’opportunità. Quando è arrivata la chiamata del presidente Antonini sono corso subito all’aeroporto. Ho rifiutato offerte da società di categorie superiori per venire qui. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare“. Queste le prime parole del nuovo ds granata Andrea Mussi.
“Ci serve il supporto delle istituzioni – ha esordito il presidente del Trapani Antonini -. Ci serve il supporto per quello che riguarda la gestione dello stadio. Siamo in una fase finale di negoziazione e lunedì 12 ci sarà un incontro col commissario in cui metteremo le basi per questo accordo di concessione trentennale, in cui io mi impegnerò a ristrutturare completamente lo stadio per portarlo 18/20mila posti. Ad oggi noi abbiamo già approvato tutta una serie di preventivi fondamentali che hanno portato i costi già ad oscillare intorno ai 750mila euro. Abbiamo ordinato tutti i nuovi seggiolini della tribuna e della curva, dobbiamo rifare tutto il manto erboso, gli spogliatoi saranno nuovi, la sala stampa nuova, abbiamo ordinato le poltrone delle due squadre, lo stadio avrà dei LED dove andranno tutti i sponsor ecc.“.
Sempre sulla questione stadio, poi, il presidente Antonini ha dichiarato. “Il 22 giugno verrà qui a Trapani un grosso gruppo di costruttori specializzati in ristrutturazione e costruzione di stadi che farà una ispezione completa all’area per poi iniziare il progetto del nuovo stadio. Spero che per fine dicembre il progetto sia pronto e di poter cominciare a ricostruire dalla fine del prossimo campionato. Per il resto stiamo valutando dove far allenare i giocatori nel frattempo. Voglio uscire un po’ da questa mentalità provinciale che i giocatori si allenano allo stadio. Non mi è mai piaciuta come idea. Non so il direttore cosa ne pensa ma secondo me dobbiamo avere il nostro campo di allenamento a parte“.
Presa la parola e interrogato dai giornalisti presenti in sala stampa, il nuovo ds del Trapani Andrea Mussi ha parlato dei progetti del club. “Premesso che ho avuto un incontro molto breve ieri sera con il mister, tatticamente l’idea sarebbe di giocare con un 3-4-2-1. Su questa base noi andremo a costruire una squadra per vincere il campionato di Serie D perché oggi dobbiamo concentrarci sul campionato di Serie D. Poi se ci saranno varianti valuteremo strada facendo. Abbiamo un obiettivo chiaro, un presidente e un direttore generale ambiziosi, quindi inizieremo subito a lavorare. Prima penseremo ai rinnovi e poi alle varie possibilità per potenziare e creare una rosa importante. Abbiamo le idee molto chiare“.
“La rosa sarà costruita per dare la possibilità al mister di esprimere al massimo le sue qualità e per cercare di essere protagonisti assoluti di questo campionato. Con una proprietà, una dirigenza di questo calibro non ci possiamo nascondere e non è giusto nascondersi. Punteremo su over che conoscono la categoria e l’hanno vinta e su giovani di valore perché, come si sa, in Serie D c’è l’obbligo“.
Interrogato su quale sia il suo riferimento nel ruolo manageriale Mussi risponde così. “Io non ho un modello: non l’avevo da calciatore e non ce l’ho da direttore. Però chiaramente, da ieri, da quando sono arrivato in città, mi dedicherò 24 ore su 24 al Trapani. Voglio lavorare per il Trapani e portarlo il più in alto possibile“.
In conclusione, il presidente Antonini ha espresso dichiarazioni al veleno, dicendosi però fiducioso che la situazione possa cambiare. “Che tipo di contributo può dare Trapani come città? Questa domanda non dovreste farmela, mi mettete in difficoltà. A me piace dire la verità e quindi devo dire che la situazione è imbarazzante. Qui non c’è niente in questo momento che sia degno di una squadra di calcio professionistica. Quindi speriamo che dopo i colloqui con il sindaco ci sia l’intento di cambiare marcia. Loro mi hanno detto che hanno identificato delle aree che potrebbero essere ‘destinate a’, però io penso che il problema non sia il dove“.
“I giovani avranno un posto, una residenza in cui studiare ecc? Io ho trovato un terremoto e quindi c’è bisogno prima di portare via la ‘spazzatura’ e poi ricostruire. Abbiamo certamente abbiamo già identificato quelle che sono le tematiche legate agli alloggi dei giocatori (prima squadra e giovanili) ma è tutto a lungo termine. È chiaro che tutto sarà risolto con la città dello sport, ma questo non sarà risolto prima di 2/3 anni. Fino ad allora dovremo usufruire delle strutture che già ci sono e che sono messe a disposizione da imprenditori locali con cui si faranno accordi di questo tipo“.