Trapani, dall’inferno al paradiso: la rinascita granata
“Seconda stella a destra, questo è il cammino e poi dritto, fino al mattino“, canta Edoardo Bennato. Queste strofe sono la sintesi perfetta che descrive l’incredibile momento del Trapani. Esatto, perché dopo l’aritmetica promozione in Serie C ottenuta contro il Siracusa, i granata di Sicilia hanno perfettamente dato senso al detto “dalle stalle alle stelle”. La corazzata del presidente Antonini è riuscita a risorgere dalle ceneri del 2020 e tornare finalmente tra i Pro, mettendo la ciliegina sulla torta a una stagione praticamente perfetta.
L’ultimo decennio ha visto i granata solcare i campi dalla Serie C alla Serie B fino a sfiorare il sogno della massima serie nella stagione 2015/2016. Poi, il buio. Dopo il fallimento nel 2020 il Trapani è ripartito dalla Serie D con tanta umiltà e una società solida alle spalle. I ragazzi allenati da Alfio Torrisi oggi realizzano il sogno di riportare i granata tra i grandi in una giornata destinata a diventare una delle più significative del club siciliano. Vediamo insieme le tappe della storia recente del Trapani, dalla Serie C alla Serie A sfiorata, per poi passare al fallimento e la conseguente rinascita.
Gli anni in Serie B e quella promozione in A sfiorata..
Il Trapani vanta un passato glorioso e importante nell’ultimo decennio che ha i visto i siciliani grandi protagonisti nel calcio che conta. Infatti, nel 2013 è arrivata la storica promozione in Serie B grazie alla guida di Roberto Boscaglia vincendo il girone A di Lega Pro Prima Divisione. Tra gli idoli e trascinatori di quella squadra c’è senza dubbio Matteo Mancosu, autore di 51 reti in 88 presenze in Sicilia tra il 2012 e il 2015. Indimenticabile anche il capitano Luca Pagliarulo, leggenda del club e recordman di presenze con questa maglia.
Saranno quattro stagioni in B di alto livello in cui i granata sfiorano anche una clamorosa promozione in Serie A grazie alle reti di un certo Bruno Petkovic, futuro eroe della Croazia ai Mondiali del 2022 in Qatar (ma questa è un’altra storia…). Solo il Pescara di Massimo Oddo in finale playoff ha fermato il sogno del Trapani di raggiungere i massimi livelli del calcio nazionale. La doppietta di Lapadula all’andata e la rete da centrocampo di Verre regalano la promozione in Serie A agli abruzzesi. Tra i ricordi più vividi di quella sera del 9 giugno 2016 restano le lacrime di Serse Cosmi, sintomo di quell’impresa sfumata proprio allo step finale.
Altra serata memorabile resta quella del 4 dicembre 2013 in Coppa Italia. I granata di Boscaglia affrontano l’Inter al quarto turno della competizione e perdono 3-2 uscendo fra gli applausi di San Siro. Il boato ai gol di Caccetta e Madonia sono impressionanti. Il sogno del Trapani in Serie B purtroppo si chiude nel maggio 2017, solo 365 giorni dopo quella Serie A sfiorata contro il Pescara. Dopo una stagione con pochi alti e molti bassi i granata retrocedono in C nonostante un ottimo girone di ritorno con 9 vittorie ottenute sotto la gestione di Alessandro Calori.
Il ritorno in Serie B del Trapani con Italiano e Nzola e il fallimento del 2020
Il ritorno in Serie C del Trapani non arrende la famiglia Morace che investe ulteriormente per cercare di far ritornare immediatamente in B i granata. Confermato Calori nel 2017/18 i siciliani si piazzano al terzo posto alle spalle di Lecce e Catania nel girone C, uscendo ai playoff per mano del Cosenza di Braglia vincitore di quegli spareggi. Nella stagione successiva, invece, viene scelto Vincenzo Italiano a guidare la squadra e Raffaele Rubino come Direttore Sportivo.
Nel 2018/19 il Trapani si piazza secondo alle spalle della Juve Stabia e vince i playoff di Serie C eliminando Catania e Piacenza. Seconda promozione nel giro di sette anni per i granata che ritornano in Serie B. Tra i protagonisti di quella cavalcata possiamo nominare M’Bala Nzola, Anthony Taugourdeau, Giacomo Tulli e Nicola Citro. Ma l’annata successiva in B è amara e l’epilogo è davvero triste.
Il Trapani retrocede all’ultima giornata in C nel 2020 nonostante la cura di Fabrizio Castori (subentrato in corsa a Francesco Baldini) dopo un’altra entusiasmante corsa salvezza sfumata solo nel finale. Oltre al danno, anche la beffa. Le vicissitudini societarie dopo l’addio di Morace nel 2019, l’arrivo di Heller e poi l’ultimo cambio ad Alba Minerali saranno decisive ai fini del fallimento del Trapani Calcio. La squadra viene esclusa dal campionato di C nel settembre 2020 e resta fuori dal calcio professionistico per l’intera stagione sportiva 20/21. Un dramma e un epilogo amarissimo per una piazza storica del calcio siciliano.
La rinascita dalle ceneri del fallimento
La stagione sportiva 2020/2021 è stata sicuramente il punto più basso della storia calcistica del Trapani. Ma si sa, quando si tocca il fondo si può solo risalire. Verso la fine di luglio 2021 la Lega Nazionale Dilettante accetta il cambio della denominazione della ASD Dattilo 1980, militante in Serie D, in F.C. Trapani 1905. I granata, dunque, ripartono dalla Serie D con la presidenza di Michele Mazzara, socio storico del Dattilo.
Durante il mese di agosto dello stesso anno la società annuncia l’arrivo di Ivan Moschella sulla panchina della formazione granata, successivamente esonerato e sostituito prima da Leo Criaco e poi da Massimo Morgia. Con l’esonero di quest’ultimo e il ritorno di Moschella fino al termine della stagione conclusasi con il raggiungimento del 12º posto, la società cambia proprietà e presidenza con l’acquisizione delle quote maggioritarie da parte dell’imprenditore catanese Marco La Rosa. Alla guida della panchina per la stagione successiva viene scelto Alfio Torrisi.
Dopo un inizio di stagione difficile in cui ci sono stati molteplici capovolgimenti in panchina, con Torrisi esonerato ad ottobre 2022 e poi richiamato a gennaio 2023 al posto di Monticciolo, il Trapani si riprende e risale la classifica. Nel mese di aprile 2023 il presidente Marco La Rosa cede all’imprenditore romano Valerio Antonini le quote maggioritarie del club. È un nuovo inizio per il club siciliano. La squadra allenata da Torrisi disputa una seconda parte di stagione di rilievo chiudendo al terzo posto in classifica e vincendo i play off contro il Locri. La nuova gestione targata Antonini getta finalmente le basi per un possibile ritorno nei Pro dei granata di Sicilia.
2023/2024, la stagione dei sogni: promozione aritmetica e ritorno nei Pro
“Arriveremo in Serie C” è il mantra che il numero uno del club Antonini ha ripetuto incessantemente dall’inizio della stagione 2023/24. Detto fatto. Grazie a degli innesti di mercato importantissimi (Cocco, Convitto e Kragl su tutti) e la conferma di Alfio Torrisi in panchina, il Trapani trova finalmente la sua dimensione ideale. E disputa una stagione da sogno con numeri impressionanti. 25 vittorie, 4 pareggi, nessuna sconfitta e finale di Coppa Italia Serie D conquistata. 82 gol fatti e solo 11 subiti. Prima in classifica incontrastata nel girone I con 82 punti. Una vera e propria corazzata. Un’annata praticamente perfetta culminata con la promozione aritmetica arrivata con 4 giornate di anticipo proprio contro gli acerrimi rivali del Siracusa, unica squadra capace di insidiare il dominio granata per gran parte della stagione.
Ma non è finita qui. I granata devono ancora mettere la ciliegina sulla torta alla loro stagione da favola. Ci proveranno nella finale contro il Follonica Gavorrano per la conquista della Coppa Italia Serie D. Adesso che la Serie C è finalmente arrivata, il Trapani può guardare con nuovi occhi il suo futuro dimenticando i fantasmi del passato. Ritornando a essere una grande tra le grandi.
A cura di Federico Rosa e Lorenza Giustizieri