Trapani, Torrisi: “Una rimonta straordinaria. Con Antonini si potrebbero fare grandi cose”
Alfio Torrisi ha il tono di chi sa di aver lavorato bene al Trapani. “I numeri sono chiari”, dice ai microfoni di SerieD24.com: con lui in panchina solo il Catania ha fatto meglio per media punti e i trapanesi si sarebbero piazzati al secondo posto in classifica. Abbiamo intervistato, infatti, l’allenatore dei siciliani, alla vigilia della semifinale play-off del girone I di Serie D contro il Lamezia Terme di domenica prossima, 21 maggio. “Da straordinaria – dichiara – questa stagione può diventare storica: ci proveremo fino alla fine”.
La stagione del Trapani
L’ex Paternò era arrivato all’inizio della stagione 2022-2023 e l’obiettivo sembrava essere chiaro per tutti gli addetti ai lavori: provare a essere la vera antagonista del Catania nel girone I. L’inizio del campionato, però, è al di sotto delle aspettative, con una vittoria e 4 pareggi in 5 giornate, con 4 partite giocate in 8 giorni. Il 17 ottobre 2022 la società così decide di esonerare Alfio Torrisi e al suo posto ingaggia come allenatore Alessandro Monticciolo.
La situazione, però, non migliora più di tanto, anzi, peggiora, dato che alla 22^ giornata il Trapani è settimo con 28 punti, lontano 6 lunghezze dai play-off. La società decide di allora di tornare sui suoi passi e di richiamare Alfio Torrisi come allenatore. È la svolta: dal 23 gennaio fino alla fine della stagione, i granata scalano la classifica, con 7 vittorie, 5 pareggi e sole 2 sconfitte, passando dal settimo al terzo posto che significa semifinale play-off in casa. All’ultima giornata al “Provinciale” arriva il Catania, già promosso in Serie C: ironia della sorte il gol di Francesco Catania regala una vittoria memorabile al Trapani, a conferma l’ottimo lavoro dell’allenatore richiamato a gennaio.
Torrisi e il Trapani: “Una stagione dai due volti: da gennaio abbiamo fatto grandi cose”
“Il bilancio è più che positivo – ammette Torrisi -, soprattutto per la sterzata che siamo riusciti a dare al mio rientro. Ho preso la squadra a gennaio ottava in classifica e veniva da tre partite con soli due punti fatti all’inizio del girone di ritorno. La situazione era molto difficile, dato che eravamo a 6 punti dal quinto posto play-off e a solo +5 dai play-out, a 7 punti dalla quarta e a -10 dalla terza. La risalita è stata importante, coronata con questo terzo posto, che si è consacrato con la storica vittoria contro il Catania. È stata una stagione dai due volti: sono stato esonerato dopo 5 partite senza perdere, poi sono tornato e ho avuto la possibilità di dimostrare che qualcosa si era sbagliato all’inizio”.
Con la media punti di 1,737 totalizzata da Torrisi nelle sue 19 partite in panchina, infatti, il Trapani sarebbe arrivato dietro solamente al Catania. Se fosse rimasto in panchina anche da fine ottobre a gennaio, infatti, avrebbe totalizzato 59 punti, due in più del Locri secondo. “I numeri sono chiari – spiega l’allenatore -. Al mio rientro c’era un clima ostile, con contestazioni in settimana e alla domenica durante le partite. Con umiltà e silenzio, però, abbiamo pensato a lavorare: i ragazzi sono stati disponibili ed encomiabili, il merito di questo terzo posto è sicuramente loro. Ora, con l’inizio dei play-off, questa stagione da positiva potrebbe diventare anche storica: proveremo in tutti i modi ad essere protagonisti fino alla fine”.
La nuova proprietà: “Antonini ha le idee chiare: ci trasmette adrenalina pura”
Se la squadra ha reso felice i tifosi con questa fantastica rimonta, il clima intorno al club sembra essere davvero tornato quello di un tempo, con l’arrivo della nuova proprietà guidata dal nuovo presidente Valerio Antonini. “E’ vulcanico e diretto – racconta Torrisi -, ha tanta fame e ha le idee chiare. Vuole vincere e riesce a trasmettere adrenalina pura: dal primo giorno è sempre stato un grande motivatore per la squadra. Con i fatti sta dimostrando che ci tiene tanto a Trapani: i progetti per il futuro del calcio granata sono importanti. Il suo arrivo ha rappresentato una svolta per ognuno di noi e può fare la differenza”.
Il nuovo presidente si è messo subito a disposizione della squadra. “Antonini – continua l’allenatore granata – ci è vicino: nonostante il suo essere ‘al di sopra le parti’, è una persona molto umile e disponibile con tutti. Ci sta prendendo per mano e ci vuole portare a obiettivi importanti. La piazza è entusiasta e ha risposto in maniera importante al suo arrivo, anche a livello di presenza allo stadio. In città si respira un’aria diversa: sento dire che questa atmosfera non si respirava dai tempi di Morace (presidente del Trapani dal 2005 al 2018 che ha portato la squadra dall’Eccellenza alla Serie B, ndr). Trapani può scrivere una storia di calcio importante proprio grazie a questa nuova proprietà”.
Torrisi su Antonini: “Mi trasmette energia positiva. Il nostro è un rapporto serio e leale”.
Il nuovo proprietario nutre grande stima nei confronti di Alfio Torrisi, come più volte dichiarato nel corso di conferenze stampa, promettendo la riconferma in caso di vittoria dei play-off. “Parlo spesso con il presidente Antonini – ammette l’allenatore -. A lui piace tanto il dialogo e a me fa piacere ascoltarlo perché mi trasmette energia positiva, adrenalina pura. Sono felice di questo rapporto serio, leale e diretto che si è creato in così poco tempo. Le prospettive del Trapani sono rosee: Antonini vuole vincere e portare la società nel calcio che conta nel più breve tempo possibile. Sono sicuro che questa nuova proprietà ha tutte le carte in regola per poter scalare le categorie, e non parlo solo del profilo economico, ma soprattutto per le idee manageriali messe in campo”.
Il futuro di Torrisi: “Ora penso solo al Trapani, poi si vedrà”
L’ex allenatore del Paternò è richiesto da numerose società anche fuori dalla Sicilia e dal girone I, ma Torrisi è chiaro: pensa solo ai granata. “Voglio finire il mio lavoro al Trapani – afferma deciso -, poi per il futuro si vedrà. Ora penso solo a questa squadra. Eravamo contestati ma ora siamo osannati dai tifosi, tanto che mi hanno chiamato in curva domenica scorsa a cantare dopo la vittoria contro il Catania. Diciamo che si è chiuso un cerchio: abbiamo fatto qualcosa di storico con questo terzo posto. Nessuno ci avrebbe scommesso a gennaio, e di questo ne siamo fieri. Questo grande risultato lo devo anche alla mia famiglia: ringrazio in particolare mia moglie Graziella, che non mi ha fatto mai mollare un centimetro e ha sempre creduto in me in questa stagione complicata a livello calcistico”.
Tra l’altro, proprio la consorte di Alfio Torrisi è stata la prima a credere nella rimonta del Trapani. “Prima di rientrare in panchina – ci svela l’allenatore – mi aveva pronosticato che sarei arrivato al terzo posto. Mi disse: ‘Vai, farai un’impresa ed arriverai terzo’. Ed è andata così: lei è il mio talismano”.
Intervista a cura di Giacomo Grasselli