Treviso-Mestre, 7 Daspo dopo gli scontri tra le tifoserie
Dopo gli scontri tra le tifoserie di Treviso e Mestre, il 15 ottobre scorso, la Questura di Treviso ha emesso 7 Daspo ai danni di altrettanti tifosi trevigiani. I fatti risalirebbero a quanto avvenuto prima della partita poi terminata 1-0 in favore dei padroni di casa. I tifosi ospiti scortati dalla polizia a bordo di una navetta sono stati intercettati da un gruppo di Ultras locali che hanno assalito il bus. Tempestivo l’intervento delle forze dell’ordine che hanno evitato l’escalation.
Durante gli attacchi infatti, il gruppo di ultras poi riconosciuto dalla Digos avrebbe colpito il convoglio utilizzando bottiglie di vetro, bicchieri di birra e addirittura i paletti di plastica utilizzati per la delimitazione stradale. Come detto però, l’intervento tempestivo di Polizia e Digos ha impedito gli scontri contribuendo inoltre a segnalare i nomi dei tifosi. Tre settimane dopo il Questore di Treviso ha emesso il Daspo nei confronti di sette tifosi locali.
Treviso-Mestre, emessi 7 daspo: cos’è successo
Era uno dei big match della sesta giornata di Serie D. Nel girone C la capolista Mestre e il Treviso si affrontavano in un derby sempre molto sentito. Allo stadio erano presenti più di 3000 tifosi e la partita è stata decisa da un gol nei minuti di recupero di De Respinis. L’Osservatorio aveva già segnalato come a “rischio” l’incontro per la rivalità forte tra le due tifoserie. Anche per questo motivo il mezzo su cui i tifosi del Mestre contavano di arrivare allo stadio era scortato da Polizia e Digos. Alle 14.15 però, quasi un’ora prima dell’inizio della partita, un gruppo di tifosi locali ha assalito il pullman dei tifosi del Mestre. Un assalto fatto con bottiglie di vetro, bicchieri di birra e, addirittura, utilizzando i paletti di plastica della segnaletica stradale. Il gruppo di ultras trevigiani che avrebbe intercettato il convoglio lungo l’incrocio di Borgo Cavalli con viale Nino BIXIO.
Lo scontro avrebbe costretto gli autisti a compiere manovre d’emergenza che non solo avrebbero messo a rischio l’incolumità dei tifosi maestrini e degli agenti di polizia ma anche delle tante persone che passeggiavano nei dintorni.