Tuzza: “Bra per me è una seconda famiglia. Ancora 6 partite per il sogno Serie C”

Fonte foto: profilo Facebook Bra
Stefano Tuzza, bandiera e vice capitano del Bra, ha raccontato ai microfoni di SerieD24.com i segreti dietro la fantastica stagione della squadra piemontese
Il Bra, prima forza del girone A con 69 punti, sta disputando una stagione straordinaria. I giallorossi partivano con l’obiettivo di disputare un campionato tranquillo, invece, fin dalle prime giornate gli uomini guidati da Fabio Nisticò hanno dimostrato grandi qualità, prendendosi meritatamente il primato. 30 partite, 21 vittorie, 6 pareggi e appena 3 sconfitte: numeri da vera schiacciasassi, nonostante a inizio anno, almeno sulla carta, le favorite erano altre.
Per capire a fondo la realtà Bra e i segreti nascosti dietro questa straordinaria stagione la redazione di SerieD24.com ha contatto uno degli uomini copertina dei piemontesi, Stefano Tuzza, centrocampista che in stagione ha già messo a segno ben 9 gol. Il classe 98′ veste la maglia giallorossa dalla stagione 2017/18 ed è oggi il vice capitano della squadra. Nessuno meglio di lui, quindi, può raccontarci la crescista dei piemontesi in questi anni e l’ambiente che si è andato a creare.
Tuzza ha voluto in primis raccontarci gli sviluppi della stagione attuale, partendo dal ritiro precampionato. “A inizio anno l’obiettivo primario erano i 45 punti per raggiungere il prima possibile la salvezza. Fin dal ritiro comunque si è creata una bell’atmosfera all’interno del gruppo e le amichevoli estive han dato segnali positivi. Dopo il pareggio alla prima giornata con l’Asti, con due rigori sbagliati, abbiamo inanellato una serie di successi con ottime prestazioni e così la fiducia è aumenta sempre di più.”
Un percorso davvero importante, il Bra può vantare infatti il miglior attacco e la miglior difesa di tutto il girone. Il centrocampista classe 98′ ci ha svelato il segreto dietro questo fantastico rendimento. “In tutto l’ambiente Bra si respira grande serenità, tutti siamo felici di allenarci e di passare del tempo insieme. In squadra c’è un bel mix tra vecchi e nuovi arrivati, fin da subito si è creata una grande alchimia e tutti remiamo nella stessa direzione. La componente umana sta facendo la differenza.”
Tuzza: “Abbiamo sempre avuto grande continuità. Nisticò ha creato un impianto di gioco che esalta le caratteristiche di tutti”
Il Bra un grande segnale della sua forza lo aveva lanciato già alla terza giornata, battendo per 5-0 il Vado, una delle principali accreditate al salto di categoria. “La vittoria contro il Vado ci ha dato fiducia, ma non è stata decisiva. Noi siamo stati molto bravi a trovare fin da subito grande continuità e a non abbassare mai la guardia dopo le tante vittorie. Abbiamo solcato la positività creatasi a inizio stagione.”
Fabio Nisticò è un allenatore molto conosciuto dalle parti del girone A e con il suo 3-5-2 è riuscito a creare un sistema di gioco organizzato e propositivo. “Il mister lo conoscevamo già, ha dato continuità al modulo che usavamo negli anni passati. Ha portato le sue idee sempre confrontandosi con tutta la squadra, soprattutto con i più vecchi. Siamo una squadra compatta e organizzata dove tutti, se necessario, fanno la corsa in più per il compagno.”

Tuzza: “Nel Bra i valori umani e la territorialità sono sempre al primo posto. I tifosi sono il dodicesimo uomo in campo”
Chi meglio di un giocatore che vive da ben otto anni un determinato ambiente può raccontarci i suoi valori fondanti e le sue peculiarità. “La realtà Bra negli ultimi anni è cresciuta molto. C’è una grande valorizzazione dei giovani del territorio, l’attenzione al settore giovanile è davvero massima. Qua si respira e si percepisce la presenza di una società sana, dotata di idee e programmazione, che mette al centro di tutto i valori umani.”
Ennesima dimostrazione, dunque, di come nel calcio di oggi, al di là della categoria, progetto, idee e valori hanno sempre la meglio su soldi e spese folli. “Qua a Bra negli anni si è creato un blocco storico, un ossatura formata da chi veste la maglia giallorossa da più tempo. Io, Tos, Quitadamo e Pautassi abbiamo favorito l’ingresso dei nuovi arrivati, i quali ci sono venuti subito dietro. Noi della vecchia guardia siamo grandi amici, oltreché compagni, c’è un legame che va oltre il campo.”
Per un successo tante volte anche i tifosi giocano un ruolo fondamentale. Nel girone A si sa che sono davvero poche le tifoserie organizzate che fanno sentire il loro sostegno. Il Bra, anche sotto questo punto di vista, non può affatto lamentarsi. “I tifosi sono il nostro dodicesimo uomo in campo, la vera arma in più, soprattutto nei momenti di difficoltà. Addirittura molte volte ci incitano talmente tanto che non riusciamo a sentire le indicazioni dell’allenatore. Ci spingono davvero a dare tutto quello che abbiamo.”

Tuzza tra presente e futuro: “A Bra ho trovato una seconda casa. Sogno la Serie C con questa maglia”
Arrivato a Bra nel 2017, Stefano Tuzza sta vivendo la miglior stagione della sua carriera, sono già ben nove le reti messe a segno. “Ogni annata è un po’ una storia sé, io penso di non star facendo molto di diverso dagli anni passati. Sicuramente il nostro modo di giocare favorisce gli inserimenti di noi mezz’ali che abbiamo così diverse occasioni per andare a segno. Anche a livello personale e realizzativo sto vivendo una stagione fantastica.”
Per il classe 1998 coronare questa stagione con la vittoria del campionato sarebbe un sogno incredibile, tuttavia Tuzza con molta lucidità invita alla calma. “Sono cresciuto nelle giovanili del Cuneo e del Torino, poi di fatto ho sempre indossato questa maglia. Giocare la Serie C con questi colori sarebbe un sogno. A volte in spogliatoio ne parliamo, tuttavia mancano ancora sei partite, tutto è nelle nostre mani e non dobbiamo assolutamente rilassarci. Pensiamo partita per partita e poi tireremo le somme.”