A 74 anni da Superga il ricordo dell’Union Clodiense per Aldo e Dino Ballarin
“Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto in trasferta“. Citando questa frase uscita sul Corriere della Sera pochi giorni dopo il terribile incidente aereo sulla collina di Superga, la Union Clodiense ha voluto omaggiare Aldo e Dino Ballarin. I due fratelli e giocatori del Torino che insieme persero la vita nel terribile schianto il 4 maggio del 1949.
Un ricordo indissolubile e che anno dopo anno accompagna la squadra e la città venetà. Un legame palpabile dal colore della maglia fino al nome inciso nella targa al di fuori dello stadio. Nel ricordo di due eroi che, sempre citando il Corriere dello Sport, sono ancora in trasferta.
Il ricordo dell’Union Clodiense
Nati entrambi a Chioggia, Dino e Aldo Ballarin avevano iniziato a giocare a calcio nella stessa squadra: il Rovigo. Il primo, il più piccolo tra i due, faceva il portiere e prima di approdare a Torino aveva giocato anche per il Chioggia. L’altro invece dopo brevi esperienze a Trieste e Venezia era diventato una vera e propria bandiera dei granata. In totale 149 partite e 4 gol con quella squadra indimenticabile. Poi, purtroppo, quell’orrendo 4 maggio 1949 che ne ha interrotto troppo presto i sogni e la vita. A loro come agli altri compagni di squadra, portandoli via troppo presto da questa terra ma relegandoli all’immortalità.
Proprio dal desiderio di non dimenticare sono scaturite una serie di azioni dell’Union Clodiense e della città di Chioggia che già nel 1950 intitolò lo stadio ai due fratelli; impianto in cui ancora oggi gioca la squadra di Serie D. Poi c’è il colore delle maglie: granata, ovviamente non a caso. Questo oltre al museo Ballarin che si trova proprio nella città natale dei due fratelli. E oggi, come di consueto in questo giorno, è arrivato anche il toccante messaggio del club: “Ogni volta in cui la nostra Union con la maglia granata del Toro scende in campo, ogni domenica in casa giocando nello stadio a loro intitolato, ma anche nelle vie, nelle piazze, nella palestra e nella scuola intitolate ai nostri immortali fratelli. Uniti da un tragico destino, da una maglia iconica con un colore che da 52 anni segna la nostra vita. Nel nome di una squadra diventata leggenda, dei nostri immortali fratelli. Ad Aldo, a Dino, al Grande Torino, per sempre con noi”.