Ospite nella trasmissione “Speciale Sport Sud” della televisione locale trapanese, Valerio Antonini ha raccontato i perché del suo interesse per il Trapani e il suo progetto di crescita per il club. Dalla compagna dell’imprenditore laziale che è trapanese, fino al legame con Diego Armando Maradona che lo ha spinto ad entrare nel business del calcio.
L’imprenditore alimentare nel campo del grano è rimasto stregato dalla bellezza della città siciliana ed ha deciso di coronare proprio a Trapani il suo sogno di avere una società di calcio di sua proprietà. Antonini ha parlato anche delle difficoltà di acquisizione del club visti i rapporti conflittuali tra i due soci Marco La Rosa e Michele Mazzara ad oggi alla guida del Trapani.
L’imprenditore romano riguardo alla crescita futura del club sotto la sua gestione ha parlato del settore giovanile come uno degli elementi cardine del suo progetto. ” Il settore giovanile è il futuro. Purtroppo ad oggi la situazione è abbastanza incresciosa. Non sfruttare il settore giovanile per una società è un boomerang che torna contro. Per noi invece è fondamentale, infatti nel business plan che presenteremo lo sviluppo il settore giovanile è al punto numero due dietro solamente alle infrastrutture“.
Continua poi Antonini parlando sempre del futuro del Trapani Calcio. “Un progetto sportivo deve essere accompagnato da uno sviluppo delle infrastrutture e del settore giovanile che rendano la società solida e indipendente rispetto alla proprietà che la guida. Lo Stadio non può essere una cattedrale nel deserto come oggi. Il primo passaggio è rendere questa struttura disponibile per l’accesso a tutti tutti i giorni, perché questo è l’unico modo per generare profitti“.
Antonini parla poi dell’ambizioso progetto sportivo per la società granata. “Ho detto che il sogno sarebbe portare il Trapani in Serie B in tre anni. Questo è un sogno però l’obiettivo comunque è creare da subito in Serie D i presupposti per tentare il salto l’anno successivo. Poi si sa il calcio dipende da mille fattori. La prima cosa che farei da presidente sarebbe scegliere un direttore sportivo che conosce bene la città, categoria ed il calcio siciliano. Il nome ce l’ho già in mente ma al momento è legato contrattualmente con il Catania“.
In chiusura ad una domanda sulla possibile futura somiglianza con il Catania nel campionato di Serie D l’imprenditore laziale risponde così. “L’obiettivo è quello di vincere immediatamente il campionato. Perché per una città come Trapani stare in questa categoria è un po’ umiliante. Il calcio ha anche una funzione sociale, quindi dobbiamo regalare uno spettacolo degno di questo nome per il pubblico che viene a vedere la partita. Quindi l’obiettivo sì è quello di fare come ha fatto il Catania in questa stagione“.