Varese, Cotta: “Vittoria importante: le chiacchiere da bar rimangono al bar”

Il risultato di Città di Varese-Alba è l’ennesima dimostrazione che al “Franco Ossola” c’è una magia speciale. Le quattro vittorie dei biancorossi, infatti, sono arrivate tutte tra le mura casalinghe.
Sotto la pioggia, a soli tre giorni di distanza dalla sconfitta con il Chieri, il Varese di Corrado Cotta ha fatto una partita di intensità, di attenzione e di sana cattiveria agonistica, gestendo il vantaggio e concedendo il meno possibile. Ai padroni di casa, infatti, è bastato il gol di Banfi al 15′, per distacco il migliore dei suoi.

L’allenatore del Varese, ex Como e Chieti tra le altre, ha commentato così la partita dei suoi: “È una vittoria dello spogliatoio, di certo non mia. Oggi l’avversario non ha fatto un tiro in porta, solo nelle mischie poteva succedere qualcosa. Domenica andremo su un campo difficile come quello del Ligorna, sarà una battaglia“. Dopo l’allenatore, poi, in conferenza stampa è intervenuto anche il centrocampista varesino doc Andrea Malinverno, oggi all’esordio stagionale.

Varese, Cotta: “Non è facile perché poi subentra la paura”

L’allenatore del Città di Varese Corrado Cotta è intervenuto in sala stampa per analizzare la partita contro l’Alba, che segna il ritorno alla vittoria dopo ben quattro incontri. Queste le sue parole.
Vincere era essenziale e sono d’accordo. Si dice sempre che non importa il ‘come’ ma secondo me è giusto analizzarlo, se no diventa poco chiaro. Il ‘come’ fa parte delle partite di calcio.
E oggi l’avversario non ha fatto un tiro in porta. Solo nelle mischie poteva succedere qualcosa. Ma comunque specifico che è una vittoria dello spogliatoio, non di Cotta. Ed è una vittoria anche della società che sta capendo il lavoro che stiamo facendo, non ascolta i rumours e ci dà la possibilità di continuare il lavoro che stiamo facendo
“.

“Sono contento di questi ragazzi”

Il discorso dell’allenatore, poi, verte sulla carenza di incisività che impedisce troppo spesso di chiudere il match. “Vincere queste partite non è mai facile perché poi subentrano la paura e la frenesia. Succede ai piani alti ed è giusto che succeda anche in Serie D al Varese. L’unica pecca è non averla chiusa e noi continuiamo a lavorare in questa direzione. Abbiamo dimostrato di giocare pallone su pallone, di lottare e di prendere le seconde palle e diventare una squadra molto ‘operaia’. Che piaccia o non piaccia io sono diretto. Sono io che faccio le scelte, giuste o sbagliate che siano, ma sono contento di questi ragazzi“.

E infine anche qualche battuta sul prossimo impegno stagionale, già domenica 5, e un rapido commento su chi critica la squadra. “Ligorna? Domani forzato riposo anche se la squadra ha chiesto di allenarsi, è un gruppo straordinario. Domenica andiamo su un campo difficile. Se dobbiamo andare a fare una partita di battaglia così sarà, questa squadra è pronta e ha le caratteristiche per farlo. La situazione della squadra è questa. Se poi qualcuno vede un’altra partita io sono disposto a parlarne, ma deve essere gente che di calcio ne capisce. Le chiacchiere da bar rimangono al bar dove si va per mangiare, bere e giocare a carte. Se poi mi chiamano per andare a giocare a briscola chiamata io ci vado, e sono anche abbastanza bravo“.

Malinverno: “Penso di essere il varesino più contento di tutti”

Giocare per la squadra della propria città, si sa, fa sempre un effetto speciale. Lo sa benissimo Andrea Malinverno, nato e cresciuto all’ombra del Sacro Monte, che contro l’Alba ha trovato l’esordio stagionale.
Tornare a giocare fa un effetto clamoroso. Penso di essere il varesino più contento di tutti in questo momento. È stata davvero dura trovare poco spazio ma sono felicissimo perché penso che di essermela meritata. Ma tornare e vincere è gratificante e meraviglioso“.

Lui, cresciuto nel settore giovanile del Milan, parla così dell’importanza di questo ritorno in campo. “Il segreto è il lavoro: non mollare mai ed andare sempre a 3000, per poter sfruttare la chance quando arriva. Me lo dicono fin da quando sono ragazzo, che l’opportunità prima o poi arriva: bisogna essere bravi a farsi trovare pronti perché il calcio è così, e anche una sola partita può svoltare tutto. Mai mollare soprattutto perché amo questa squadra e questa città. Una dedica? Va a Varese, ai varesini, al presidente e a noi. Questa è stata una guerra vinta che adesso festeggiamo. Ma domenica ci sarà un’altra battaglia e dobbiamo farci trovare pronti per non fare gli errori della passata stagione”. 

E dunque, già domenica il prossimo cruciale impegno di campionato contro il Ligorna, oggi sconfitto dalla Fezzanese.

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Simone Bianchi