Varese,”Una storia infinita”: le bandiere biancorosse chiamano i giovani calciatori

Dal passato al presente, dalla storia, quella di una società centenaria, ai futuri giovani che avranno il compito di scrivere nuovi capitoli. Questo il fulcro del messaggio affidato dal Varese tramite i propri canali social. I Biancorossi, infatti, con alcune delle loro più iconiche bandiere hanno infatti invitato i giocatori agli open day per il settore giovanile del club biancorosso. Il blasone e il fascino del passato che vuole avere un impatto forte anche sul futuro.

Credits: profilo Instagram Città di Varese

Varese, l’invito delle bandiere del club lombardo| Video

Un’iniziativa simpatica, originale e che riporta nel passato anche i tifosi più grandi. Alcune storiche bandiere del Varese hanno realizzato un video in occasione degli open day per il settore giovanile biancorosso. Il primo ad apparire è Vito De Lorentis, storico esterno d’attacco del club lombardo. De Lorentis riuscì a salire dal settore giovanile fino alla prima squadra del Varese, arrivando a giocare in Serie A e collezionando più di 90 presenze con i biancorossi.

Parlando di bandiere biancorosse, arriva poi Gildo Salvade, che con il Varese giocò ben 10 stagioni tra fine anni ’70 e inizio degli anni ’80, toccando quota 190 presenze.

Auto, pullman o treno. Prendete uno qualsiasi di questi mezzi per venire al Varese, gli istruttori sapranno farvi diventare calciatori veri“. A parlare è Ernestino Ramella, storico attaccante biancorosso che vestì la maglia del Varese dal 1969 al 1979, segnando 26 reti in oltre 140 presenze.

A chiudere il video è Silvio Papini, che rivolge un augurio a ognuno dei ragazzi che parteciperanno. “Il mio sogno era vestire la maglia del Varese, vieni anche tu a vestire questa maglia“. Storica bandiera biancorossa, Papini partì dal settore giovanile fino ad arrivare in Serie A con il club lombardo. Il video si chiude poi con i 4 ex giocatori che insieme incitano i giovani con un unico grido: “Il Varese vi aspetta!“. Un messaggio importante per i più giovani, che saranno il futuro del nostro calcio.

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Redazione