Vastogirardi, il presidente suona la carica: “Domenica voglio una bolgia”
Il Vastogirardi del presidente Andrea Di Lucente, a due giornate da fine campionato, domenica 28 aprile si giocherà gran parte del proprio campionato. Ormai inevitabilmente condannato almeno ai playout, il club molisano vuole evitare la retrocessione diretta ma, per farlo, ha bisogno di tutto il supporto dei propri tifosi.
Ed è proprio questo l’appello del numero uno gialloceleste che, in vista della sfida casalinga contro il Tivoli, ha chiamato a raccolta tutti i sostenitori, per cercare di mantenere la categoria. In un girone dominato da Campobasso, L’Aquila e Sambenedettese, al momento il Vastogirardi occupa la penultima posizione del girone F, a +4 dal Matese ultimo e a pari punti con l’Alma Juventus Fano. Poco più avanti, invece, Tivoli a 31 e United Riccione a 34.
Vastogirardi, Di Lucente: “Spero che il Campobasso vada in C”
Di seguito le dichiarazioni del presidente del Vastogirardi Andrea Di Lucente.
“Sono convinto che ci sono le possibilità per poter raggiungere la salvezza attraverso i playout, noi ci crediamo. Vogliamo continuare a giocare in D e affrontare Termoli e Isernia, non il Campobasso che spero vada in C“.
“Domenica il ‘Di Tella’ dovrà essere una bolgia, vorremmo vedere lo stadio pieno per l’ultima gara della regular season. Vastogirardi non è solo un bene del nostro paese, ma di tutto il territorio dell’alto Molise. Mi aspetto gente anche dai paesi limitrofi come Carovilli, Pescolanciano, Agnone, Pietrabbondante e Capracotta“.
Insomma, un vero e proprio appello per portare quanti più tifosi al fianco della squadra e spingerla verso i tre punti. Ma non solo, un appello anche ai molisani in generale, nella speranza di tenere alto il nome di un’intera regione. “Dimostreremo che il Molise esiste” aveva dichiarato scherzosamente nell’ultimo weekend il presidente del Campobasso, Matt Rizzetta. Non con gli stessi termini, ma questo è anche il messaggio del presidente del club gialloceleste, che sogna il mantenimento della categoria.