La 17′ edizione del premio “Centro Giovani Calciatori” è andata a Luigi Barbiero. Il Coordinatore del Dipartimento Interregionale ha vinto il prestigioso premio alla vigilia del debutto della Rappresentativa Serie D alla 73′ Viareggio Cup. Barbiero ha ricevuto il riconoscimento dalle mani del presidente del CGC Viareggio Alessandro Palagi in occasione della presentazione ufficiale del torneo.
Luigi Barbiero si iscrive così alla lista dei nomi illustri che hanno vinto questo trofeo. Tra i quali spicca sicuramente il nome dell’allenatore campione del mondo nel 2006 Marcello Lippi.
Alla cerimonia di inaugurazione del Torneo di Viareggio, che si è svolta al teatro Puccini di Torre del Lago, il presidente del CGC della città versiliana Alessandro Palagi ha espresso le motivazioni del conferimento del premio a Barbiero.
Queste sono le motivazioni ufficiali. “Una vita nel mondo del calcio, con la passione e l’entusiasmo del primo giorno quando si è avvicinato al pallone. Con grande professionalità. Ha ricoperto incarichi di rilievo nell’universo del calcio dilettantistico, solido e puntuale punto di riferimento per le società e per tutti gli addetti ai lavori, come ha ampiamente dimostrato nel corso della sua costante presenza al Torneo.”
Il Coordinatore del Dipartimento Interregionale sul palco del teatro Puccini oltre a ringraziare il CGC Viareggio, ha voluto ringraziare e condividere il premio con tutta la Lega Nazionale Dilettanti. Ecco le parole del Coordinatore Luigi Barbiero. “Ringrazio il Centro Giovani Calciatori e il suo Presidente Palagi. Ricevere un premio è sempre emozionante, ma in questo caso, dopo aver letto le motivazioni, all’emozione si è aggiunta una grande commozione. Una immensa soddisfazione per me e per tutto il movimento. Condivido con grande orgoglio questo riconoscimento con tutte le società della Serie D ed i loro presidenti e dirigenti, con gli amici del Consiglio del Dipartimento interregionale e con il Segretario“.
Continua Barbiero. “Dedico questo premio alla Lega Nazionale Dilettanti ed al suo Consiglio Direttivo, dal Presidente Abete ai Presidenti Regionali, perché hanno sempre creduto nel nostro progetto sostenendone tutte le idee e le proposte con l’auspicio che la Serie D possa continuare a rappresentare un punto fermo del calcio italiano per esprimere i suoi indiscussi valori morali, calcistici ed agonistici”.