C’è stato un momento, una data, in cui per Nicola Zanini sembravano schiudersi le porte del grande calcio. Era il 10 febbraio 1991 e, al Delle Alpi di Torino, la Juventus si sta imponendo per tre a zero sul Cesena. A pochi minuti dal fischio finale, Giovanni Trapattoni chiama a sé un giovane ragazzo della Primavera, pronto a fare il suo ingresso in campo e l’esordio in maglia bianconera nella massima serie. A prendere il posto di Pierluigi Casiraghi è Nicola Zanini. Un nome che non lascerà il segno tra le fila della Vecchia Signora, ma che imprimerà un proprio marchio nelle esperienze che lo renderanno protagonista nelle stagioni successive.
Nella gara con il Cesena, affiancherà Totò Schillaci per qualche minuto: il sogno prende corpo e la Serie A non sembrerà utopia. Ma l’entusiasmo per l’esordio con la Juventus non avrà seguito: per Zanini ci sarà un’altra breve apparizione in occasione della sfida all’Inter nei quarti di Coppa Italia. Poi, il primo trasferimento alla Sampdoria e gli anni in prestito in Serie C con Mantova e Pistoiese. L’exploit arriverà con il Verona, nella stagione della promozione in Serie A nel 1995/96, e in quella successiva, in massima serie. Poi un lento, inesorabile girovagare che lo porterà a toccare tutte le latitudini del territorio nazionale: Atalanta, Pescara, Monza, Treviso, Triestina, Napoli, Genoa, Ascoli, Vicenza. Tutte le tappe di un percorso di crescita costante, che ha regalato a Nicola l’orgoglio di indossare per quindici volte anche la maglia delle nazionali giovanili. Il totale dice cinquantuno presenze in Serie A, duecentottanta in cadetteria, cinquantadue in terza serie.
Centrocampista, esterno, trequartista, attaccante: la duttilità è senza dubbio la caratteristica principale con cui l’attuale allenatore della Luparense si è contraddistinto da calciatore. Oggi, Nicola Zanini brinda al suo nuovo ruolo. Una carriera in panchina iniziata dove aveva lasciato quella da atleta. Parte dalle giovanili del Vicenza, salvando in seguito la prima squadra nei playout del 2018 con il Santarcangelo. Poi, il biennio di Este e l’opportunità Luparense, che guida dalla scorsa stagione. I risultati con la compagine padovana, protagonista nel girone C del campionato di serie D, sorridono a Zanini, al punto da proiettarlo tra gli allenatori emergenti della massima competizione italiana per i Dilettanti. Le responsabilità fanno parte del suo essere, la voglia di crescere in panchina ancor di più.
A cura di Giuseppe Vitolo