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Il DS Salvatore Castorina: “Voglio rimanere ad alti livelli, voglio una piazza importante”

L’intervista esclusiva al direttore sportivo Salvo Castorina a SerieD24

È risaputo, la figura del direttore sportivo è tra le più cruciali quando si parla di costruire una rosa competitiva. Sui responsabili del calciomercato molte volte pende una spada di Damocle importantissima, quasi determinante per il loro futuro.

Esistono vari tipi di direttori sportivi, dal più maniacale più riservato. Salvatore Castorina è tutt’altro, è un professionista che ama l’odore del campo, che studia i suoi giocatori e che non lascia nulla al caso.

L’ex Siracusa e Messina è attualmente fermo, e in cerca di una nuova sfida. In questo periodo di stop però, è in continuo aggiornamento, analizzando maniacalmente ogni aspetto del gioco del pallone.

È per questo che noi di Seried24 abbiamo deciso di intervistarlo. Durante la nostra chiacchierata, Castorina ha condiviso con noi la sua visione del calcio, il suo modo di lavorare e i suoi sogni professionali.

Castorina, passione e dedizione: il calcio come stile di vita

“Il calcio è passione, lavoro, un’attività che mi impegna per 12 mesi l’anno. Seguo ogni campionato, dalla Serie B alla Serie C e D – esordisce il direttore in merito alla Serie C. “Guardo tantissime partite, studio e mi aggiorno costantemente. Il Girone C, in particolare, mi affascina molto. Squadre come Pescara, Ternana, Campobasso, Spal e Perugia, o nell’A Vicenza, Padova, e Triestina, sono realtà con grande tradizione. Il Catania sarà sicuramente protagonista – dichiara – sono costruiti bene, ma nel raggruppamento C attenzione a Cerignola e Trapani.

Il direttore poi commenta la nuovissima Serie D: “Anche nei Gironi G, H e I ci sono squadre di grande tradizione che lotteranno per la vittoria finale. Casarano, Nocerina, Andria e Francavilla hanno fatto dei mercati importanti. È bello vedere un avvicinamento degli imprenditori verso queste piazze, perché il calcio è del popolo” – a conferma della grande passione del direttore. “Ad esempio, Siracusa, Reggina e Scafatese nel Girone I hanno organici top. Sarà una lotta equilibrata fino a dicembre, poi vedremo dei cambiamenti. Ma il girone d’andata sarà una guerra.”

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Castorina: “Viaggiare per lavoro non sarebbe un problema”

Nonostante la sua attuale inattività, Castorina non ha perso l’entusiasmo e l’ottimismo: “Mi dispiace essere fermo, ma sono vigile e attendo una chiamata. Quando sei fuori, riesci a essere più obiettivo. Qualcuno si accorgerà del nostro valore. Per ora è giusto aspettare, siamo appena all’inizio della stagione.

Salvatore Castorina si dice anche pronto a nuove avventure, senza limitazioni geografiche: “Sono aperto a ogni proposta, da nord a sud. Amo questo lavoro e sono disposto a spostarmi, anche lontano dalla Sicilia. Sarebbe stimolante fare esperienze fuori e conoscere realtà che finora ho solo sentito nominare. Uno spostamento gioverebbe alla mia cultura e al mio curriculum.”

Una visione moderna del calcio e del ruolo di direttore sportivo

Castorina ha le idee chiare anche sul tipo di allenatori che preferisce:Mi piacciono gli allenatori propositivi, che non si fossilizzano su un modulo fisso. Noi direttori sportivi non sempre riusciamo a ottenere i giocatori perfetti per il sistema di gioco del mister, quindi la flessibilità è essenziale. Naturalmente, è sempre meglio accontentare l’allenatore.”

Essere direttore sportivo, per Castorina, significa anche avere un rapporto profondo con i giocatori: “Sono un direttore da campo. Mi piace vivere il campo e conoscere bene i calciatori, non solo dal punto di vista tecnico ma anche umano. Non è invasività, è interesse. Se serve, do una pacca sulla spalla. Le qualità umane sono le più importanti. Seguo ogni seduta, sono il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via.

Sogni e ambizioni

Obiettivi e sogni, due meridiani che spesso si intrecciano: Il mio sogno è continuare a crescere, avendo la possibilità di lavorare in una grande società. Non ho ancora avuto l’opportunità di andare in C, ma mi piacerebbe provarci, anche solo per dire di aver tentato. Di fatto, se non si tenta non si riuscirà”

Un direttore carico, vispo, ambizioso, Salvo Castorina: “Vivo per questo lavoro e sono convinto che arriverà una chiamata importante. Tutti ambiamo a qualcosa, e io ambisco al meglio.”