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Dal set al rettangolo verde: la storia di Edoardo Buscetta

Il giovane 2005 già star della tv, tra set e pallone

Edoardo Buscetta, un giovane palermitano di appena 19 anni, è riuscito con impegno e dedizione a coniugare due delle sue più grandi passioni: il calcio e la recitazione. Questa combinazione, che rappresenta uno dei sogni più ambiti dai ventenni di oggi, è il risultato di un notevole zelo e di una determinazione fuori dal comune.

Nato nel 2005, Edoardo è noto al pubblico televisivo per il ruolo del giovane Salvatore Giammarresi nella serie “La mafia uccide solo d’estate”. Questo ruolo lo ha reso riconoscibile e apprezzato, dimostrando il suo talento recitativo sin dalla giovane età.

Parallelamente alla carriera artistica, ha seguito quella calcistica, iniziando con la Tieffe di Palermo e il Terzo Tempo, per poi passare all’Eccellenza con Gela e Mazzarrone. Pensate che la sua notorietà lo ha portato anche a far parte tutt’ora della famosa Goa7League, in forza ai Redlock de IlMasseo.

Edoardo si è poi affermato in Serie D con l‘Igea Virtus, dove si è guadagnato a suon di ottime prestazioni la riconferma per la prossima stagione.

Tra pallone e recitazione, lo studio

Edoardo ha appena terminato l’esame di maturità con un punteggio di 92 e intende iscriversi alla facoltà di Storia e Filosofia, per continuare a studiare: “Prima di tutto, voglio studiare. Poi mi voglio concentrare sul calcio e sul prossimo campionato di Serie D. E poi, prima o poi, vorrei tornare sul set. E migliorarmi. Non ho mai studiato recitazione come avrei voluto, ma il tempo c’è. Vorrei rendere felici i miei genitori

Tornando al campo, Edoardo non vede l’ora di tornare a misurarsi nel campionato di Serie D, dove ha giocato da centrocampista e terzino: “Mi sto allenando e non vedo l’ora che inizi la nuova stagione”, dice il giovane.

”Ho iniziato a caso, avevo fatto solo recite scolastiche”

Edoardo ricorda con emozione i suoi inizi nel mondo del cinema: “Un’esperienza che non dimenticherò mai, anche perché ho avuto la possibilità di conoscere attori del calibro di Claudio Gioè, Anna Foglietta e Nino Frassica, recitare assieme a loro”. Questa esperienza lo ha portato a studiare la storia della Sicilia, un aspetto che considera fondamentale nella sua crescita personale.

Tutto è nato in maniera molto casuale, racconta: “Mio cugino, che vive a Milano, aveva visto un articolo: Pif cercava un bambino di dieci anni per una serie televisiva: “La mafia uccide solo d’estate”. Ero troppo piccolo per pensare di poter fare l’attore. Poi, però, mandammo una serie di fotografie. E cominciai a fare tantissimi provini. Mi chiesero che esperienze avevo avuto e sapete cosa ho risposto? Che avevo fatto solo il grillo parlante e Capitan Uncino, ma con la scuola”. Un ragazzo umile, che sa coniugare le sue passioni per rendere orgoglioso se stesso e chi lo circonda.