Manfredonia, mano pesante del giudice sportivo: ammenda e una partita a porte chiuse
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La decisione del giudice sportivo sul Manfredonia: il club sarà costretto a giocare lontano dal “Miramare” e a porte chiuse
Il giudice sportivo non fa sconti al Manfredonia: il club dovrà pagare un’ammenda da 5000 euro e sarà costretto a giocare la prossima gara interna lontano dal “Miramare” e a porte chiuse. E’ stata infatti deliberata la squalifica dell’impianto.
Il motivo? Secondo quanto si legge nel comunicato del giudice sportivo, i tifosi sipontini avrebbero colpito ripetutamente gli arbitri con sputi e numerosi getti d’acqua. Successivamente sarebbe stato lanciato anche un petardo nelle vicinanze di un assistente arbitrale.
Di seguito la nota ufficiale: “Squalifica del campo di giuoco per una gara effettiva – campo neutro, porte chiuse con decorrenza immediata ed ammenda 5000€. Per avere propri sostenitori, per l’intera durata della gara lanciato numerosi getti d’acqua ( 10 ) e sputi ( 30 ) all’indirizzo di un A.A. Questi lo colpivano alle spalle, alla nuca, al volto e alla divisa, nonché profferito reiterate espressioni gravemente offensive, triviali e irriguardose all’indirizzo dell’Ufficiale di gara. I medesimi, al termine della gara, lanciavano un petardo che esplodeva a breve distanza dall’A.A. procurandogli bruciore agli occhi e stordimento. Alcuni inoltre accedevano indebitamente sul terreno di gioco. Sanzione così determinata anche in ragione della recidiva specifica di cui ai CU 53 e 70“.