Pietro Buttu, dall’addio post-promozione alla riconferma: il racconto del Re dell’Eccellenza
L’intervista di Pietro Buttu ai microfoni di SerieD24.com dopo la riconferma a Imperia in seguito a delle giornate a dir poco turbolente.
Una promozione storica conquistata, un addio con la città di Imperia ormai concordato, prima del clamoroso ripensamento da parte della società e della riconferma. Il racconto degli ultimi giorni di Pietro Buttu è una vera e propria montagna russa di emozioni. Il “Re dell’Eccellenza”, definito così in seguito ai tanti trionfi nella quinta categoria italiana, al termine dell’ultimo campionato a Imperia, si aspettava un’immediata riconferma da parte dei neroazzurri per il prossimo campionato di Serie D.
Un obiettivo inseguito per molti anni, ma che fino a qualche giorno fa sembrava potesse sfumare ancora: “Quello di Serie D è il campionato che ho sempre sognato di disputare. Il mio obiettivo era raggiungerlo proprio come avevo fatto anni fa da calciatore” – ha ribadito Buttu ai nostri microfoni. Un addio con l’Imperia inaspettato che ha portato l’allenatore ex Albenga a giorni di sconforto e di riflessione.
Poi la svolta: tanti attestati di stima e l’invito nella trasmissione “Calciomercato – L’Originale” di Sky che ha permesso a Pietro Buttu di tornare alla ribalta, tanto da portare il presidente dell’Imperia a un clamoroso ripensamento riconfermando l’allenatore nativo di Albenga.
“Attestati di stima? Mi hanno permesso di tirare avanti. Ringrazio anche tutti coloro che lavorano per Sky per quanto hanno fatto. Ci siamo conosciuti ad Alassio e dopo una chiacchierata mi hanno invitato nel loro programma. Stavo per rifiutare, c’era tanto sconforto e non me la sentivo, ma poi ho accettato per rispetto dei ragazzi. Non mi aspettavo che la notizia potesse avere questo effetto: il presidente mi ha chiamato e mi ha spiegato che erano state fatte valutazioni sbagliate“ – ha raccontato Buttu.
Pietro Buttu, una D sudata con passione e perseveranza
Tutto è bene quel che finisce bene, Pietro Buttu siederà sulla panchina dell’Imperia , in Serie D, nella stagione 2024/25: “Abbiamo passato giorni turbolenti. L’anno scorso mi era capitata la stessa situazione. Non sarò Mourinho, ma credo di essermi meritato questa opportunità. Sono un allenatore professionista, diplomato a Coverciano, che è venuto dal nulla, che ha vinto ogni campionato dalla Prima Categoria sino all’Eccellenza. Ho portato in Serie D il Finale dopo mezzo secolo per poi raggiungere i playoff per la Serie C da neopromossi”.
Buttu ha poi proseguito: “Non è stato facile mandare giù quel boccone, specialmente dopo aver investito tanto nella propria passione e aver fatto sacrifici. Ho chiuso quel cerchio aperto 6 anni fa, quando eravamo in corsa per i playoff e venni cacciato dalla stessa società. Differenze con l’Eccellenza? La Serie D richiede un’organizzazione chiara. Cambiano qualità, intensità, valore di giocatori e allenatori. Ci sono piazze incredibilmente importanti. Noi, come Imperia, dobbiamo migliorare dal punto di vista dell’organizzazione societaria”.
Pietro Buttu, tra presente e futuro
Mettendosi alle spalle tutto ciò che è accaduto nell’ultima settimana, Pietro Butto ha mostrato tanta determinazione per la prossima stagione, ormai alle porte: “Come si riparte? Ammetto che mi sono voluti alcuni giorni per riprendermi dalla delusione, ma alla fine si riesce a ripartire grazie alla passione per questo sport e pensando che questa categoria io, così come i miei calciatori, ce la siamo meritata. A me basta che i ragazzi abbiano anche solo il 2% delle mie motivazioni. Io sono carico a molla, sono uno che non si lascia abbattere facilmente, ho ancora tanto da dare”.
L’allenatore dell’Imperia ha spiegato ai nostri microfoni i propri obiettivi per il futuro: “Futuro? Devo vincere il campionato di Serie D. Non so come, non so quando e non so dove, ma devo raggiungere il professionismo vincendo il campionato. Questo avverrà prima o poi, lavorerò con tutte le mie forze per raggiungere questo obiettivo. Ora però bisogna volare bassi perchè quest’anno partiamo come neopromossa. Imperia è una piazza importante e io sono orgoglioso di esserne l’allenatore. Io sono ambizioso e voglio che lo siano anche i miei giocatori. Quando si lavora onestamente e con lealtà le soddisfazioni arrivano, e gli ultimi giorni ne hanno dato la conferma“.