Addio al club storico: colpo gravissimo per il calcio italiano | Devono mandare via tutti i calciatori

Un’altra storica società del nostro calcio sta vivendo una situazione alquanto complicata
Che il calcio italiano versi in uno stato di salute ottimale è ormai cosa nota. Soprattutto quest’anno il nostro calcio, in modo particolare nelle serie minori, ha palesato tutte le sue criticità con tante squadre fallite oppure immischiate in faccende poco rassicuranti.
Sono tanti i casi che purtroppo hanno colpito la nostra Serie C e D. Partendo dall’alto, nel girone C della nostra terza serie, si sono manifestati quelli che sono stati forse i due casi più eclatanti. Taranto e Turris, due società blasonate del Sud Italia, sono state estromesse dal campionato circa un mese fa.
Sempre restando in Serie C non possono comunque non essere menzionate le due vicende relative a Messina e Lucchese. Due società ancora in gioco nei rispettivi gironi ma con problematiche ben note. I giocatori non ricevono gli stipendi da mesi e il futuro è tutt’altro che rassicurante.
Anche scendendo di categoria, tra i dilettanti la situazione non è affatto migliore. Infatti anche in quarta serie due società sono fallite e estromesse dai rispettivi gironi. Nel girone A l’Albenga, partito già in estate con criticità societarie note, mentre nel girone I la stessa sorte è toccata all’Akragas.
Calcio italiano in crisi, quale soluzione?
Da tempo addetti ai lavori e appassionati discutono sulle possibili soluzioni da adottare per evitare che si ripetano le tristi vicende accadute quest’anno. Fatti davvero spiacevoli nei quali a rimetterci sono quasi sempre i tifosi delle squadre coinvolte, quelle persone legate alla storia e alla tradizione della propria piazza.
Sicuramente è necessario che le autorità competenti effettuino ad inizio anno dei controlli più seri e stringenti per evitare che società già in situazioni critiche abbiano la possibilità di iscriversi ai campionati. Serve più durezza per far si che i campionati non vengano falsati a stagione in corso.

Un altro club storico in difficoltà, ad Andria calciatori in fuga
Per restare in Serie D, c’è un altro club che sta vivendo una situazione alquanto complicata. Stiamo parlando dell’Andria, una delle piazze più note di tutto il calcio pugliese. Da qualche settimana il presidente Di Benedetto ha infatti affermato di voler vendere la società e dunque è iniziato un esodo generale con molti calciatori che stanno abbandonando il club biancazzurro.
Non solo Kragl e Maddaloni, venerdì anche Jallow ha firmato la risoluzione del proprio contratto. Insomma i pezzi più pregiati del club, colta la situazione critica, hanno deciso di farsi da parte e dirigersi verso altri lidi. Un altro caso di società vicino al baratro, è davvero triste tutto quello che sta accadendo ad Andria.