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Addio da numero uno d’Italia: non c’è stato niente da fare | Famiglia Sinner in lacrime

Addio da numero uno d’Italia: non c’è stato niente da fare per la stella del tennis amata da tutti e di ispirazione

Il Tennis italiano sta vivendo un momento d’oro da anni. Mai come queste ultime annate ci sono stati così tanti talenti nel panorama nostrano.

Da Musetti, vincitore di una medaglia bronzo nelle scorse olimpiadi di Parigi, per a passare a un talento grezzo come Cobolli, tra i rappresentanti della nazione nelle gare di Coppa Davis.

Fino ad arrivare a Matteo Berrettini, un atleta che sembrava aver perso la strada dopo i trionfi del 2021 ma che sta tornando piano piano in carreggiata.

Tutti profili che insieme a Jannik Sinner, numero uno al mondo formano un parco tennisti da dream team.

L’addio che ha scioccato tutto il mondo del Tennis

Prima di questi grandi tennisti, l’Italia era stata rappresentata in passato da importanti nomi, sia dal punto di vista maschile che in quello femminile. Nella giornata di oggi è venuto a mancare uno dei pilastri della disciplina nazionali, che ha influenzato più di tre generazioni. Un addio che ha lasciato tutta la comunità e no nella tristezza assoluta.

 Queste le parole del presidente del CONI Giovanni Malagò: “Un’altra notizia che ci lascia tristezza infinita. Ha cominciato un percorso arrivato ai nostri giorni. Lo sport italiano e la federazione sapranno ricordarla al meglio perché le siamo molto riconoscenti per tutto quello che ha dato, non solo al tennis ma allo sport in generale”.

I successi dell’ex numero uno d’Italia

Lea Pericoli nella sua carriera aveva vinto tutto in ambito nazionale. Aveva 89 anni. La Pericoli è stata numero 1 d’Italia per 14 anni tra il 1959 e il 1976,un primato assoluto, e per altre quattro volte numero 2 (1960, 1961, 1962 e 1973). Ventisette titoli all’attivo nei campionati nazionali in singolare, doppio e doppio misto. Nei tornei del Grand Slam, ha raggiunto quattro volte gli ottavi al Roland Garros (1955, 1960, 1964 e 1971) e tre volte sull’erba di Wimbledon (1965, 1967 e 1970). 

Una figura all’avanguardia per la sua epoca che ha ispirato migliaia di tennisti e tenniste in tutto il mondo e che si è impegnata anche più per volte per il sociale. Infatti, la Pericoli aveva partecipato più volte come rappresentante alle iniziative per la lotta contro il tumore al seno.