Allegri lo faceva giocare terzino | Ora è rinato da trequartista: il nuovo allenatore lo ha capito subito
Incredibile cambio di ruolo per il pupillo dell’ex allenatore della Juventus Allegri, il nuovo allenatore ora gode
Una delle squadre più forti nella storia della Serie A è la Juventus di Allegri nella stagione 2014-2015, la prima annata dell’ex Milan a Torino, chiamato a sostituire Conte dopo la stagione dei record dell’allenatore salentino.
In quell’anno i bianconeri sfiorarono il triplete, trascinati da Morata, Tevez, Vidal, Pirlo, Pogba e il trio difensivo Barzagli, Bonucci e Chiellini.
Un coesione di gruppo straordinaria che è stata valorizzata dalla capacità tecnica di Allegri di gestire un gruppo dal talento straripante.
Solo il Barcellona dei fenomeni di Luis Enrique non ha permesso ai bianconeri di concludere il 2015 con uno storico triplete.
Allegri, il rapporto con i giovani
Nel corso della sua avventura alla Juventus, Allegri ha fatto esordire diversi giovani. Da Pogba a Coman, fino ad arrivare ai più recenti casi da Miretti, Fagioli, Iling Jr, Soulè e Barrenechea.
L’ultimo dei tanti è stato sicuramente Yildiz, ora pilastro e numero dieci dei bianconeri di Thiago Motta, mattatore assoluto nel derby d’Italia contro l’Inter di Inzaghi.
La rinascita di Mattiello, dall’esordio con la Juve al ritorno a casa
Uno dei primissimi giovani bianconeri lanciati dal tecnico livornese è Mattiello. Il 9 novembre 2014, contro il Parma, il terzino fa il suo esordio. “Cercavo di non pensarci troppo: avere la possibilità di entrare anche solo per pochi minuti in quella Juve era già incredibile. Proprio per questo è stata un’emozione pazzesca, perciò quando sei lì cerchi di fare quello che sai fare meglio, se inizi a pensare troppo non va bene. Quello che ricordo in maniera più lampante di quell’anno era Tevez, nonostante una rosa piena di campioni. Incarnava al meglio lo spirito della Juve: lottava su ogni pallone con un’attitudine incredibile”.
L’ex Juventus ora è ripartito dal Pietrasanta in un nuovo ruolo: “Il mio problema di tutta la carriera è stato giocare come terzino. A me non piace proprio, non mi diverto, preferisco giocare come trequartista, come ora. Io mi sono sentito sempre bene a livello mentale,