Calci e pugni in tribuna: giocatori contro i tifosi, far west nei Dilettanti | Radiati allenatore e calciatori

È un campo di calcio ma sembra il far west incredibile quello che è successo durante la partita
Il calcio è spesso teatro di partite bellissime, capaci di emozionare e creare un clima straordinario che permette ad appassionati e tifosi di staccare la spina dalla quotidianità. Altre volte, però, si rischia di andare oltre quella che dovrebbe essere la sana cattiveria agonistica o la voglia di ottenere una vittoria, più o meno importante.
Infatti, non di rado accade che, durante alcune gare, a prescindere dal livello, si verifichino episodi molto spiacevoli che finiscono per rovinare l’immagine di uno degli sport più amati al mondo.
Parliamo di risse in campo o sugli spalti, insulti di vario tipo, situazioni che denigrano il calcio, uno sport meraviglioso che spesso va ben oltre il semplice stereotipo di “11 persone che corrono dietro a un pallone”, diventato tra l’altro uno strumento attraverso cui veicolare messaggi sociali di grande valore.
Purtroppo, ancora oggi si assistono a scene raccapriccianti: calciatori che inseguono gli arbitri, colpevoli di presunti errori, come se non fossero esseri umani e quindi fallibili, oppure squadre che arrivano alle mani perché la voglia di vincere supera ogni forma di razionalità. Senza ricordarsi che, finiti i 90 minuti, si torna semplicemente alla vita di tutti i giorni.
Calciatori under 17 aggrediscono l’arbitro: scattano sanzioni e quattro DASPO
L’ultimo episodio salito alle ribalta delle cronache nazionali, grazie soprattutto ad un video pubblicato sui social, è quello che ha visto protagonista un arbitro minorenne. Durante la gara tra RSC Riposto e ADS Pedara del campionato Under 17. Quattro giovani calciatori del Riposto – due 17enni, un 15enne e un 14enne – sono stati identificati come autori dell’aggressione avvenuta quasi al termine del match: l’arbitro è stato inseguito, accerchiato e colpito con calci e pugni.
Per i protagonisti sono scattati provvedimenti di DASPO: tre anni di divieto d’accesso alle manifestazioni sportive per il 15enne e uno dei 17enni, due anni per gli altri due. La squadra RSC Riposto è stata esclusa dal campionato per la stagione 2025/26 e multata di 500 euro. Le indagini, condotte dai Carabinieri di Giarre e Riposto e supportate anche dal video pubblicato sui social, sono tuttora in corso per individuare altri responsabili.
Rissa in tribuna e insulti al direttore di gara: raffica di squalifiche in Prima Categoria
Stangata del Giudice Sportivo dopo le gare del 5 aprile nel campionato di Prima Categoria. Fioccano multe e squalifiche per comportamenti violenti e offensivi in campo e sugli spalti. Il caso più grave riguarda la partita tra Masone e Savona. Dove si è verificata una vera e propria rissa tra tifosi a fine gara, con calci, sputi e pugni. Il Savona F.B.C. è stato sanzionato con un’ammenda di 225 euro e diffida, mentre al Masone è stata inflitta una multa di 125 euro. I tifosi del Savona, inoltre, si sono resi protagonisti di un episodio increscioso. Hanno lanciato una lattina in campo e versato birra sul direttore di gara, costringendolo a cambiarsi.
Sul fronte disciplinare, il Savona paga anche con la squalifica di quattro giornate per Emanuele Colombo, reo di aver colpito un avversario con le mani e poi con una testata. Ma il provvedimento più duro arriva per Simone Libreri del Borgo Incrociati. Squalificato per dodici giornate per frasi discriminatorie di genere rivolte all’arbitro a fine gara. Otto turni di stop per il compagno Matteo Incardona, anch’egli autore di espressioni sessiste e irriguardose. Squalifiche anche per altri atleti coinvolti in proteste verbali o episodi violenti, segno di un clima teso che non è passato inosservato alla giustizia sportiva.