Clamoroso in Serie D: si spoglia in diretta tv e mostra tutto all’avversario | Squalifica lunghissima
La squalifica è stata ripresa ed è già virale
Nel mondo del calcio dilettantistico, soprattutto nei campionati minori come l’Eccellenza, le tensioni in campo possono facilmente trasbordare anche fuori dal rettangolo di gioco, portando a gesti che vanno ben oltre il normale agonismo sportivo.
Non è raro che in questa categoria si verifichino comportamenti ritenuti inaccettabili, non solo dagli addetti ai lavori ma anche dal giudice sportivo, che talvolta interviene con provvedimenti disciplinari severi per mantenere alto il livello di rispetto e fair play.
Queste squalifiche, anche quando di lunga durata, sono spesso motivate dal desiderio di disincentivare condotte che non appartengono ai valori sportivi e che rischiano di danneggiare la reputazione dei club e delle competizioni stesse. Proprio per questo motivo, non sorprende che episodi di eccessi comportamentali vengano puniti in modo esemplare, con sanzioni che talvolta arrivano a coprire più mesi.
Eppure, nonostante l’importanza della deterrenza, casi simili continuano ad accadere, spingendo molte società a prendere provvedimenti interni e a dissociarsi pubblicamente dai protagonisti dei fatti.
Una squalifica plateale: succede in Lombardia
Un esempio recente di questo fenomeno arriva dalla Lombardia, dove un dirigente è stato protagonista di un episodio che ha richiesto un intervento del giudice sportivo con una squalifica pesante, valida fino al 2025.
Si tratta di un gesto ritenuto da molti squallido, per il quale la società ha scelto di intervenire con un comunicato ufficiale, tentando di chiarire quanto avvenuto. Secondo quanto riportato dal giudice sportivo, infatti, il dirigente in questione avrebbe esibito un atteggiamento provocatorio dopo il termine della partita, compiendo gesti ritenuti irrispettosi nei confronti degli avversari.
Si abbassa i pantaloni: caos in Eccellenza
Di recente, un episodio accaduto nel campionato di Eccellenza Lombarda ha colpito l’attenzione generale. Al termine della sfida tra Città di Albino e Carpenedolo, il giudice sportivo ha punito un dirigente della squadra ospite con una squalifica che durerà fino al febbraio 2025. Secondo il comunicato, il dirigente si sarebbe abbassato i pantaloni davanti agli avversari, mostrando le terga e accompagnando il gesto con movimenti delle mani, il tutto in segno di scherno e provocazione.
Dopo la diffusione del comunicato, però, la società Carpenedolo ha deciso di rispondere ufficialmente per fare chiarezza, dissociandosi dal comportamento del dirigente ma contestando alcuni dettagli riportati. Il Carpenedolo ha ammesso che l’uomo si è abbassato i pantaloni, ma ha specificato che sotto indossava la tuta e non ha compiuto i gesti provocatori con le mani.