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Disastro dopo il gol al 90′: succede di tutto in Sicilia | Presidente radiato per 2 anni

La furia dopo la partita: inibizione biennale

Una partita di calcio può scatenare emozioni forti. Gioia, rabbia, frustrazione: tutto si mescola nel giro di pochi istanti, soprattutto quando il risultato viene deciso all’ultimo respiro.

Ma quello che è successo domenica in Sicilia, durante una gara ufficiale, ha superato ogni limite accettabile. Un episodio di violenza inaudita ha macchiato il finale di un match già acceso, trasformando un semplice confronto sportivo in una scena da film, con tensioni sfociate in un’aggressione senza precedenti.

Tutto è iniziato nei minuti di recupero. La squadra di casa era in svantaggio e cercava disperatamente il pareggio. Gli ospiti, invece, difendevano con le unghie e con i denti il vantaggio minimo, tra contrasti duri e proteste continue.

Poi, il fischio che cambia tutto: un fallo ai limiti dell’area e l’arbitro assegna un calcio di punizione. Un tiro perfetto, una parabola che scavalca la barriera e si infila in rete. Il 2-1 che manda in estasi i tifosi di casa e lascia di sasso gli avversari.

La frustrazione a fine gara: il dirigente è una furia

A quel punto, la situazione degenera. Proteste vibranti, giocatori e dirigenti che circondano l’arbitro, urla e tensione crescente. Il triplice fischio non basta a placare gli animi: anzi, è solo l’inizio. Mentre i giocatori rientrano negli spogliatoi, negli ambienti interni dello stadio scoppia il caos. Un uomo, che non risultava nemmeno iscritto in distinta, si introduce con fare minaccioso. Cerca l’arbitro, lo raggiunge e lo afferra per il collo. Non è una semplice protesta: è un’aggressione vera e propria. Spintoni, la testa del direttore di gara che sbatte contro il muro. Poi, un pugno. Solo l”l’intervento di un assistente evita il peggio.

Ma non finisce qui. Lo stesso aggressore si scaglia contro l’altro assistente arbitrale. Le minacce si fanno sempre più pesanti, fino a un gesto folle: prova a colpirlo alla gola con la punta di ferro di un ombrello. La tensione è alle stelle, la situazione sfugge di mano, finchè finalmente qualcuno riesce a placarlo.

Coppa Italia Serie D

Aggressione all’arbitro in Promozione Siciliana: arriva l’inibizione

Solo alla fine emerge l’identità dell’aggressore: si tratta di un dirigente dell’Acicatena Calcio 1973. Il comunicato n. 358 dell’11 febbraio 2025 della LND Sicilia certifica la squalifica e condanna un gesto che non ha nulla a che vedere con il calcio. I fatti si sono verificati al termine di Frigintini – Acicatena, 19º turno del girone D di Promozione siciliana.

Un episodio che lascia sgomenti e che rappresenta un campanello d’allarme per il calcio dilettantistico, dove troppo spesso la passione si trasforma in rabbia e la competizione sfocia nella violenza.