Dopo Christian Totti, ecco un altro figlio d’arte: ha scelto anche lui la Serie D | Si ispira a Pirlo
Dopo Totti arriva un nuovo figlio d’arte nel calcio italiani, è una delle più grandi promesse nei settori giovanili
In Italia ci sono diverse figli d’arte nel mondo del calcio, In Serie D in ordine temporale c’è stato l’approdo di Christian Totti, giocatore classe 2005 scuola Roma e ora all’Olbia. Dopo qualche scampolo di gara con Amelia, il giovane sta facendo fatica a imporsi.
Tra i dilettanti gioca anche il figlio di Di Natale, ora al Tuttocuoio. Filippo, classe 2003 aveva avuto una prima annata in D tormentata da un grave infortunio quale la rottura del legamento crociato. Uno stop avvenuto proprio sul più bello, pochi minuti dopo aver segnato la sua prima rete in campionato.
In Eccellenza lombarda c’è anche Giuseppe Iaquinta, figlio dell’ex Juventus e Udinese. Ora gioca al Brescello, formazione al momento settima in classifica.
Ultimo ma non per importanza Carlo Ravanelli, figlio di Fabio, ora attaccante dell’Angelana.
Da Chiesa, Thuram e Weah: i tantissimi figli d’arte
Pure in Serie A ci sono stati tantissimi giocatori con un padre con un passato importante. Dai due fratelli Thuram, ora uno all’Inter e l’altro alla Juventus, a Chiesa, figlio di Enrico, e ora uno dei giocatori più forti in Italia nonostante le difficoltà in Italia.
Uno che sta seguendo bene le orme del padre, seppur in ruolo diverso, è Timothy Weah, tra i principali protagonisti della Juventus di Thiago Motta in questo primo scorcio di stagione.
Di Padre in figlio De Zerbi Jr prova la scalata
Di padre in figlio proprio come tanti altri volti noti del calcio italiano e non solo. Alfredo De Zerbi, figlio dell’allenatore Roberto, ha esordito in Eccellenza veneta durante la partita tra Oppeano e Villafranca Veronese.
Il suo ruolo è quello dell’attaccante a differenza del padre che è stato un buon centrocampista tra Serie B e C. Il club di De Zerbi è in piena lotta per la promozione e si trova al secondo posto a 21 punti a -4 dalla capolista Unione La Rocca Altavilla. Con Alfredo, l’allenatore dei veneti potrebbe avere un talento in più.