E facciamo calcio | Direttore sportivo s’innamora di Lele Adani: creata una colonia argentina in Serie D
Il metodo Adani va avanti: creata una nuova colonia di argentini in Serie D dopo il modello Catania
Il modello Catania va ancora avanti, per la gioia di Lele Adani. Chi si ricorda degli undici argentini su dieci dei rossazzurri a inizio anni 2000? Una vera e propria colonia albiceleste che aveva portato i siciliani ad avere uno un modello di gioco invidiato da tutta Italia.
Tanti i top player passati dal Catania: in primis dal Papu Gomez che già a 22 anni aveva già fatto vedere le sue normi qualità, prima di diventare il simbolo dell’Atalanta dei miracoli di Gasperini e poi campione del mondo con l’Argentina. Poi gregari come Spolli, Almiron, Silvestre.
Senza contare Andujar, il numero uno dei rossazzurri e poi portiere della nazionale in molti tornei importanti. Le sue prestazioni l’hanno poi portato a essere chiamato dal Napoli di Benitez.
Un altro giocatore della colonia albiceleste da ricordare è Maxi Lopez, capace di avere nella seconda parte del campionato 2009-2010, una media gol mostruosa che l’hanno poi portato a firmare per il Milan diversi anni dopo.
Adani aveva ragione, il legame tra Argentina e Italia
Argentina e Italia hanno sempre avuto un grosso legame in termini calcistici, negli ultimi anni ci sono stati tanti giocatori in Serie A. Su tutti fuoriclasse come Higuain, Dybala, Di Maria, Icardi, Gomez e Lautaro Martinez. Uno che potrebbe aggiungersi a questo elenco è la stellina del Como Nico Paz.
Andando indietro nel tempo poi ci sono nomi clamorosi come quelli Simeone, Sivori, Batistuta e il più amato di tutti: Diego Maradona.
Il dirigente amante del calcio sudamericano: il progetto
In Italia c’è una squadra che sta cercando di emulare il progetto Catania, si tratta del Città di Sant’Agata. Grossa parte del merito è del dirigente Santo Russo, grande esperto del calcio argentino: “Il sentimento argentino cresce guardando le partite di Boca Juniors e River Plate con tutta la passione dei tifosi. E’ questo l’aspetto che ti fa innamorare del calcio sudamericano. L’Argentina è terra di talento, e per me è una grande soddisfazione andare a studiarli e individuarli“.
Il dirigente non esclude un nuovo colpo dall’Argentina: “Abbiamo dei ragazzi giovani che stiamo visionando e tenendo in una squadra del Presidente. Appena li riteniamo pronti per il salto li porteremo in Italia”.