Fasano, chiuso DEFINITIVAMENTE lo stadio: i tifosi sono su tutte le furie | Cosa sta succedendo
Ennesima trasferta negata ai tifosi in Serie D
Chi conosce e ama il calcio sa quanta importanza rivestano i tifosi in ogni singola partita. Sono il cosiddetto “dodicesimo uomo in campo” capace di dare la spinta giusta ai giocatori nei momenti di difficoltà e condividere la gioia del gruppo nei momenti felici, in cui tutto va come dovrebbe andare.
L’anno del Covid-19 ha sottolineato ancora di più il ruolo cruciale che hanno i sostenitori durante una partita. ll calcio aveva smesso di essere fenomeno collettivo per diventare una triste espressione individuale. Gli spalti vuoti, il freddo silenzio di un intero stadio, il calore mancante degli appassionati che abbracciano con i loro cori la propria squadra del cuore, sono stati elementi di un’assenza che i club hanno patito e che ha inciso di gran lunga nel rendimento.
Assenze pesanti, che la tecnologia non poteva colmare, nonostante svariati tentativi: grafiche per coprire le sedie vuote, cori registrati, i cartonati e i pupazzi gonfiabili a sostituzione dei tifosi, le loro facce collegate dalle proprie case. Tutti tentativi volti ad attutire quel silenzio assordante.
Ed è per questo che oggi, dopo una ritrovata normalità, in cui gli spalti possono di nuovo riempirsi di suoni e di colori, ci sembra assurdo assistere a delle limitazioni di tifo. L’esempio lampante lo troviamo in Serie D, dove ultimamente c’è stato l’ennesimo caso di trasferta vietata ai sostenitori ospiti.
Serie D, il campionato delle trasferte vietate: gli ultimi casi
Oggi, nelle categorie minori, in particolare in Serie D, non c’è settimana in cui non assistiamo ad almeno una partita senza tifosi. Un dato che più di tutti riguarda il girone H, noto per il calore di tante sue piazze storiche. Come nel caso del Casarano, in Salento, che l’anno scorso per problemi legati all’impianto sportivo ha giocato quasi il 60% delle partite a porte chiuse senza la presenza dei tifosi, e altrettante volte ha vietato la trasferta alla tifoseria ospite.
Problemi allo stadio, incapacità di gestione dell’ordine pubblico, partite tra squadre con curve gemellate che potrebbero creare problemi, sono questi i motivi per i quali gli organi preposti hanno limitato o addirittura vietato l’affluenza dei tifosi ospiti nella maggior parte delle partite di Serie D. L’ultimo caso, quello più eclatante, è stato nella partita tra Fasano e Martina (sempre nel girone H), con la trasferta vietati ai tifosi del Martina che sono andati su tutte le furie.
Fasano-Martina, la trasferta della discordia
Si sa che, in qualsiasi categoria, un derby non è tale senza tifosi. Il caso lampante di un problema che riguarda tutta la Serie D è stato quello del derby della Valle d’Itria tra Fasano e Martina che si è giocato domenica 20 ottobre allo stadio “Vito Curlo” senza l’apporto dei tifosi martinesi. I sostenitori itriani con grande rammarico non hanno potuto seguire la squadra in un match molto importante per le due città. Il derby della Valle d’Itria, infatti, è sempre molto acceso, complice la distanza ravvicinata tra i due comuni.
Spettacolo che è venuto meno sugli spalti ma non in campo vista la posta in palio, con le due squadra che hanno battagliato per 90′ minuti. Il risultato finale è stato di 1-1, e la gara è stata ricca di colpi di scena. Emozioni che i tifosi biancazzurri non hanno potuto vivere se non dietro uno schermo con uno streaming davanti. Una vera e propria trasferta della discordia che ha dato seguito a un altro caso. Il problema, infatti, sussisterà anche nella prossima partita di campionato di mercoledì, programmata per le 15.00 allo stadio “Tursi” di Martina Franca. Questa volta, nella partita tra Martina e Brindisi, la squadra di casa potrà contare sul supporto dei propri sostenitori ma vieterà la trasferta ai tifosi ospiti di fede brindisina residenti nella provincia di Brindisi.