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Ferrari, mazzata a motori spenti: stavolta è veramente finita | Ad annunciarlo lo stesso Leclerc

Le dichiarazioni di Charles Leclerc

Mazzata a motori spenti in casa Ferrari. A questo punto neanche la flessione Red Bull tiene più. Un po’ perché lo scorso weekend ad Austin gli ex-missili dipinti da lattine energetiche andavano che è un piacere; un po’ perché anche con la crisi estiva del team di Horner, certi valori visti in pista devono per forza poggiare su altre spiegazioni.

E i valori targati Ferrari a oggi sono questi: quattro vittorie già in tasca (di cui due doppiette) che a Maranello mancavano dal 2022, ma sull’arco completo di stagione; una massa di punti nemmeno paragonabile allo scorso anno (496 oggi contro i 406 di tutto il 2023); una ripresa post-estiva, diciamo da Monza in poi, oggi non più discutibile. Considerando i cinque GP che mancano a fine campionato, il quadro potrebbe diventare anche più roseo del bilancio finale 2022 (554 punti), stagione iniziata al massimo livello.

Dopo l’analisi sulla situazione attuale della Scuderia di Maranello sono arrivate diverse mail dal tono inquisitorio. Una in particolare è stata la più concisa, secca. E, pertanto, bisognosa di una risposta altrettanto concisa e secca.

Ma andiamo per gradi. E cominciamo dall’ultima risposta, quella più brutta per i tifosi. Il concetto lo ha spiegato molto bene lo stesso Leclerc. Domenica, comunque, avremo le prime risposte concrete. Un po’ di attesa rende le gare più belle da vedere.

Ferrari, tra mail e titoli: il punto della situazione

Di seguito una delle mail più accusatorie e dirette: “Caro direttore, ho letto con attenzione l’analisi della crescita Ferrari e come la scuderia di Maranello è arrivata a tanto. Ma la domanda è facile: la Ferrari a questo punto può davvero vincere il titolo costruttori? E può addirittura pensare a quello piloti?“.

Tantissime altre le mail ricevute dalla Scuderia Ferrari, tutte con la stessa tipologia e con lo stesso tono, abbastanza inquieto ed irritato.

Ferrari, l’annuncio di Leclerc: i dettagli

Leclerc ha spiegato che “Anche se facciamo tutto alla perfezione, penso che avremo bisogno di un po’ di fortuna per vincere il titolo, e non possiamo davvero fare affidamento sulla fortuna in Formula 1. Le mie possibilità sono veramente molto ardue, non impossibili ma quasi”.

Il riferimento, ovvio, va alle prestazioni di Verstappen e di Norris, lontane da poter ipotizzare diverse gare a zero punti per loro. E poi, visto che Leclerc ha ben 82 lunghezze di distacco dal leader Max, la scalata sarebbe enorme. Così, dovendo essere precisi e apodittici per rispondere al quesito, diciamo di no. Il titolo piloti, sia pure matematicamente possibile, per Leclerc è fuori portata.