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I bianconeri ripartono da zero: il club giocherà la serie D | Il comunicato UFFICIALE della società

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Torna ufficialmente il calcio in città, i bianconeri possono festeggiare

Ripartire da zero. Un “dramma” dal punto di vista sportivo capitato a tante società nel corso della propria storia, anche alle più blasonate.

Il calcio infatti, soprattutto in Italia, è pieno di casi in cui diverse piazze – per motivi economici soprattutto, ma anche per altre regioni legate più al lato esterno rispetto che all’ambito sportivo – sono state costrette a ripartire dal basso, spesso anche dalle serie minori, per poter tornare a costruire del calcio “sano” e convincente nella propria città, con basi se possibili più solide delle precedenti.

In alcuni casi il successo dopo un periodo di enorme sofferenza per i tanti tifosi (e addetti ai lavori) coinvolti è stato incredibile, in altri invece il successo non è mai arrivato. In altri casi ancora, dopo un tentativo di “ripartire” da zero, non c’è stata alcuna rinascita e il club è del tutto scomparso dal calcio.

Una vicenda che si ripete costantemente in Italia, luogo in cui spesso le ragioni economiche dettano il sopravvento e, a pagare più di tutti il conto, sono certamente i tifosi.

I precedenti delle ripartenze dal basso nel calcio

Indimenticabile il percorso “da zero” della Juventus dopo l’era Calciopoli, ripartita dalla Serie B dopo lo scandalo calcioscommesse per poi vincere tutto a livello italiano nel giro di qualche anno. Altre piazze invece, nel percorso di “rinascita” hanno dovuto fare i conti con i campi di provincia, quelli dei dilettanti.

Alcuni casi di recente fattura sono quelli di piazze blasonate nel mondo del calcio come Siena, Bari, Livorno o le siciliane Palermo e Catania. Totalmente rinate e con assetti societari ribaltati rispetto ai tempi della Serie A, tutte queste piazze – chi per una ragione, chi per un’altra – negli anni hanno dovuto fare i conti con i dilettanti, calcando campi della provincia per poi tentare una nuova scalata verso il successo. Quest’ultimo, agguanto per adesso in maniera concreta da Bari e Palermo, tornate con costanza in Serie B e con il sogno della Serie A abbastanza vivo per i rosanero. Altre invece, come Catania, Livorno e Siena, sperano in un pronto ritorno in Serie B nel proprio futuro per poi tornare al vertice del calcio italiano. Il tutto, con il punto che le accomuna tutte: l’essere “ripartite da zero”.

Il caso dell’Albenga. Torna il calcio in città

Seppur meno blasonato, l’ultima ripartenza in ordine cronologico del calcio italiano è quella dell’Albenga, il club ligure rinato dopo le recenti difficoltà a livello societario.

I bianconeri, rimasti orfani del calcio di recente, sono infatti rientrati ufficialmente “in campo” grazie all’investimento di una nuova società che, nei suoi piani prioritari che saranno presto esposti alla tifoseria ligure, hanno il compito di trainare l’eredità (pesante) della storica Unione Sportiva Albenga. Il tutto, sotto il nome della Foot-ball Club Albenga 1905. Certamente un nuovo inizio che, come spesso accade in queste circostanze, va nel segno della tradizione.