Ibrahimovic come Lina Souloukou: silurato l’idolo dei tifosi | Stavolta l’ha fatta grossissima
L’addio con il beniamino dei tifosi ha lasciato perplesso l’intero ambiente rossonero
Le nuove società americane che stanno investendo nel calcio italiano, Oaktree con l’Inter e RedBird con il Milan, si sono affidate a ex calciatori diventati dirigenti. Nell’organigramma dell’Inter figura l’ex capitano e bandiera Javier Zanetti, mentre al Milan, da quest’anno, dopo il ritiro dal calcio giocato, c’è Zlatan Ibrahimovic.
Zlatan ha intrapreso questa nuova avventura senza rinunciare al suo carattere, come già mostrato negli anni da calciatore. Ha sicuramente il carisma necessario per fare il dirigente, ma dovrà mantenere un equilibrio nei rapporti con la proprietà, la squadra e l’allenatore, se vorrà evitare contrasti e difficoltà.
Il nuovo Milan di Fonseca ha iniziato la stagione con alti e bassi, che hanno frenato i rossoneri. In Champions League, la squadra ha reagito vincendo le ultime tre partite, tra cui una prestigiosa vittoria al Bernabeu contro il Real Madrid. Tuttavia, in campionato fatica ancora a trovare continuità ed è attualmente al settimo posto con 19 punti.
I numerosi cambiamenti estivi, tra cui l’addio di diversi giocatori e del precedente allenatore, hanno lasciato strascichi non ancora completamente superati dall’ambiente rossonero.
Totti e De Rossi, esempi di addii dolorosi e contestati nel calcio
Spesso i tifosi hanno espresso dissenso verso le decisioni societarie, anche in modo rumoroso. Un esempio significativo riguarda i tifosi della Roma, che non approvarono la decisione di non rinnovare il contratto di Francesco Totti, sebbene non ci furono vere contestazioni.
Più recente è stata la protesta per l’esonero di Daniele De Rossi. Considerato un simbolo dai tifosi giallorossi, la sua separazione dalla società ha provocato indignazione e portato alle dimissioni dell’ex CEO della Roma, Lina Souloukou, ritenuta dai tifosi la principale responsabile del’addio con De Rossi.
Kalulu, l’addio con il Milan e la nuova sfida alla Juventus
Pierre Kalulu, passato dal Milan alla Juventus in prestito in estate, ha vissuto il trasferimento tra delusione per l’addio con il Milan ed entusiasmo per la sua nuova avventura. Suo fratello Aldo ha raccontato a Gazzetta.it come Pierre inizialmente fosse dispiaciuto per l’addio, sentendosi poco voluto dopo i cambiamenti nella dirigenza. La chiamata di Ibrahimovic ha lasciato un segno, poiché Pierre si è sentito deluso dalle spiegazioni del Milan, che lo vedeva più valorizzato altrove. Tuttavia, il difensore è ora determinato a dimostrare il proprio valore con i bianconeri.
Secondo Aldo, il ritorno di Pierre al Milan appare improbabile, poiché entrambi le parti sembrano aver chiuso quel capitolo. Kalulu, nonostante la delusione, guarda avanti con entusiasmo. Ora, con la Juventus, è pronto per una nuova fase della sua carriera.