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Kakà, MAZZATA tremenda: deve dire addio al suo ricordo più bello | Quella squadra non esiste più: riparte dalla D

Lo storico club deve ripartire dalla quarta serie

Ventuno anni fa, un club di calcio italiano tornava a calcare i campi della Serie A dopo un lungo periodo di assenza.

Era il 1 settembre 2003, e quella squadra affrontava il Milan di Carlo Ancelotti, una formazione stellare che includeva alcuni dei migliori giocatori del mondo. Sebbene la partita si concluse con una sconfitta per 2-0, segnata da una doppietta di Andriy Shevchenko, fu un incontro significativo per un altro motivo.

Fu infatti l’occasione per vedere all’opera, per la prima volta in Italia, un giovane talento brasiliano, Ricardo Kakà. Con il suo stile elegante e la sua abilità tecnica, Kakà lasciò un’impressione duratura sugli spettatori, segnando l’inizio di una carriera leggendaria nel calcio europeo.

Quella squadra però, è solamente un bellissimo ricordo nella mente degli appassionati. Questo club è costretto a ripartire, dalle macerie di una storia da riscrivere.

La storia del club

Questo club ha una lunga storia, fondata nel 1905 in un piccolo magazzino del Teatro delle Muse. Il calcio si diffuse in città grazie ai marinai inglesi e a Pietro Recchi, un giovane che, dopo aver assistito a una partita di calcio a Liverpool, decise di portare questo sport a casa. La squadra adottò una divisa completamente rossa, un simbolo che ancora oggi identifica il club.

Il punto più alto della loro storia fu la finale di Coppa Italia nel 1993-94 contro la Sampdoria. Dopo un pareggio 0-0 nella partita d’andata, il ritorno a Marassi si concluse con una pesante sconfitta per 6-1, ma quell’impresa rimane un capitolo memorabile nella storia del club. Nel 2002-03, la squadra centrò un’altra promozione in Serie A con Gigi Simoni in panchina. Nonostante la presenza di giocatori di talento come Goran Pandev e Dino Baggio, i numerosi cambi di allenatore e le prestazioni altalenanti non portarono ai risultati sperati.

L’Ancona e la Serie D

Ora, questo storico club è pronto a ripartire dalla Serie D dopo l’esclusione dalla Serie C. Con una nuova società e il sostegno dei cittadini e del sindaco Daniele Silvetti, c’è grande ottimismo per il futuro. La squadra in questione è l’Ancona, una formazione che ha lasciato il segno nel calcio italiano e che ora si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia.

L’ultima apparizione in Serie D risale alla stagione 2013-14, quando il club vinse il campionato con Giovanni Cornacchini alla guida. Anche in quella stagione, la squadra mostrò un gioco solido, con 69 gol fatti e solo 18 subiti. Il club ha anche vinto la Coppa Italia di Serie D nel 2010-11, superando il Pisa ai quarti e il Città di Marino in finale.