La numero 3 è finalmente tua | Cade lo storico vincolo: il ragazzino del Milan è diventato uomo
Il numero 3, sinonimo di leggenda, torna finalmente a brillare sui campi di calcio.
Paolo Maldini è molto più di un semplice calciatore per i tifosi del Milan. Cresciuto nelle giovanili rossonere, Maldini ha mostrato fin da subito il suo talento, riuscendo a imporsi in prima squadra a soli 16 anni. La sua dedizione, professionalità e leadership lo hanno portato rapidamente a diventare un punto di riferimento per il club, fino a ereditare la fascia di capitano. La numero 3, che ha indossato per oltre vent’anni, è diventata il simbolo di una carriera straordinaria, caratterizzata da successi indimenticabili e da un amore incondizionato per la maglia rossonera.
Il ritiro di Paolo Maldini nel 2009 ha segnato un momento storico per il Milan. Il club ha deciso di ritirare la maglia numero 3 in suo onore, un gesto che sottolinea l’impatto e l’importanza del suo contributo. La numero 3 è diventata così un numero intoccabile, destinato a rimanere nell’immaginario collettivo dei tifosi come ricordo di uno dei più grandi difensori della storia del calcio.
Paolo Maldini, dopo aver segnato la storia del Milan come giocatore, è tornato al club anche in veste dirigenziale, dimostrando la stessa passione, qualità e competenza che lo hanno reso un’icona sul campo. Il suo contributo è stato fondamentale per far vincere lo scudetto ai rossoneri e riportare il Milan ai vertici del calcio italiano.
Nel frattempo, suo figlio Daniel Maldini, pur avendo lasciato il Milan, sta crescendo e maturando. Quest’anno è uno dei titolari del Monza, dove sta finalmente inviando a mostrare il suo talento.
Numeri ritirati: le altre storie iconiche
Il ritiro di numeri di maglia non è una pratica comune, ma in Italia ci sono casi emblematici che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del calcio. Il numero 10, ad esempio, è stato ritirato dalla Roma in onore di Francesco Totti, il “Pupone” che ha incarnato l’anima della squadra per oltre due decenni. Nessuno, dopo Totti, ha osato indossare quella maglia, divenuta sinonimo di classe, fantasia e amore eterno per i colori giallorossi.
Anche il Napoli ha deciso di ritirare il numero 10, in onore di: Diego Armando Maradona. Il “Pibe de Oro” ha portato il Napoli sul tetto d’Italia e d’Europa, diventando una leggenda vivente dalle parti del Vesuvio. L’Inter, invece, ha ritirato i numeri 3 e 4 per ricordare Giacinto Facchetti e Javier Zanetti, capitani e bandiere nerazzurri, che hanno vinto praticamente tutto con la maglia dell’Inter.
Piantedosi, ufficiale il suo passaggio alla Sarnese
La Sarnese 1926 continua a costruire una squadra ambiziosa in vista della nuova stagione di Serie D. Uno degli ultimi acquisti è Alessio Piantedosi, esterno sinistro di difesa classe 2005, recentemente ingaggiato dal club campano. Piantedosi, che ha un passato nelle giovanili del Milan, Hellas Verona e Sassuolo, arriva alla Sarnese con un bagaglio di esperienze significativo, nonostante la giovane età.
Il giovane difensore, già al lavoro con la squadra granata, rappresenta un innesto di grande valore per la formazione di Agovino, grazie alla sua versatilità e alle sue esperienze passate, inclusa la vittoria dello Scudetto di categoria con il Sassuolo Primavera.