La Sicilia calcistica cade nel baratro: il club non si iscrive al campionato | Possibile un Catania 2.0
Altro dramma per le squadre siciliane: stessa situazione dei rossazzurri
Il calcio italiano spesso e volentieri vive di momenti in cui le squadre vanno in difficoltà e non riescono ad iscriversi ai campionati, perdendo categorie e titoli sportivi. Queste situazioni accadono praticamente ogni anno e mandano nel baratro tantissime piazze, molte di queste con un passato importante in Serie A e Serie B.
Esempi lampanti sono quelli che hanno visto in negativo società ripartire dai dilettanti come Salernitana, Venezia, Parma, Catania, Piacenza e tante altre.
C’è chi è riuscito a tornare nelle serie che competono loro come i crociati e i lagunari, chi piano piano sta tornando a far parlare di sè come i siciliani e chi fa ancora fatica come i biancorossi.
I fallimenti, le non iscrizioni e i problemi con le leghe sono ormai all’ordine del giorno nell’ambito calcistico. In tutti i gironi italiani c’è almeno un club che fa fatica a rispettare i requisiti e anche per l’anno prossimo ci sarebbe una società a forte rischio di non partecipare al campionato.
Catania, Venezia, Parma ma non solo: un altro club non si iscriverà
Terminare la stagione regolare, magari raggiungendo posizioni di prestigio, per poi non riuscire a disputare il campionato successivo. Ogni anno un club fa fatica a trovare le condizioni giuste per trovare la quadra.
E’ il caso di una società che potrebbe attuare un Catania 2.0, ovvero fallimento e ripartenza per ritornare nella categorie che meritano. Il tutto dopo tanti anni vissuti a ridosso o dentro la zona playoff.
Non solo Catania e Messina: un’altra squadra siciliana in difficoltà
Catania, Messina, Palermo, Trapani e ora il Sant’Agata: i biancazzurri rischiano seriamente di non disputare il prossimo campionato di Serie D. La società, dopo aver chiuso il Girone I praticamente di pochissimo fuori alla zona playoff, ha dichiarato di non avere le risorse per iscriversi l’anno prossimo.
Un invito, rivolto alla comunità del piccolo paese in provincia di Messina, di rilevare le quote del club per dare la possibilità alla città di avere una continuità a livello calcistico. Diverse la manifestazioni di protesta dei tifosi con striscioni rivolti all’ormai vecchia dirigenza e a possibili investitori dall’estero. Il futuro della squadra è tutt’altro che certo.