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L’arbitro perde il controllo: rissa in campo senza precedenti | Espulsa una squadra intera

NON RIUTILIZZARE

Episodio incredibile avvenuto in Italia, cartellino rosso per oltre dieci persone

Spesso, nel calcio, anche un banale contrasto di gioco può velocemente trasformarsi in una pericolosa rissa. Questo, è certamente un fatto che – di piccola o grande entità – vediamo spesso tra i campi, dove la tensione è senza dubbio molto alta e la lucidità viene a volte a mancare.

Se le condotte di gioco riguardano due soli calciatori più di altri, spesso (e da regolamento) – una volta tornata la situazione sotto controllo – si procede all’ammonizione dei due soggetti coinvolti.

Altre volte, invece, può anche scattare l’espulsione. Questo è il caso di condotte maggiormente violente, litigi in campo importanti o parole/offese verso qualcuno. In questo caso, il cartellino rosso per il soggetto indicato è dietro l’angolo.

Una rissa, inoltre, se in termini di piccola entità può anche essere risolta in campo dall’arbitro che – dopo il richiamo all’ordine – mette “la pace” tra i due, consigliando di non eccedere nuovamente ad episodi simili se non si vuole finire nel referto della gara sotto la voce degli ammoniti o degli espulsi.

Rissa in campo e attimi di poca lucidità

Quando avviene una rissa in campo, certamente si tratta di un momento a dir poco delicato per tutte le persone coinvolte, arbitro compreso. Il direttore di gara, infatti – aiutato dalla sua terna – deve essere bravo a tentare di avere il polso della situazione, spegnendo immediatamente eventuali atteggiamenti pericolosi da parte dei tesserati e non coinvolti nell’ipotetica rissa.

A volte, chiaramente, proprio a causa dell’eccessiva tensione del momento anche l’arbitro può commettere delle decisioni affrettate, rischiando di farsi sfuggire il controllo della situazione e indirizzando la gara su un canale fatto di tensione tra le parti.

La violenta rissa tra la Sfarandina e il Lipari. Espulsi in 11

A proposito di risse in campo e di perdita del controllo da parte dei soggetti coinvolti, l’ultima in ordine cronologico – e di rilevanza nazionale – è avvenuta nelle scorse ore a Castell’Umberto, luogo in cui si giocava la partita di Prima Categoria tra la Sfarandina e il Lipari.

In questa gara, sul risultato di 0-0 un calciatore eoliano (D’Ambra) ha subito un fallo da parte dell’avversario. Quest’ultimo, rimproverato da un compagno di squadra del calciatore che ha subito il fallo, ha risposto facendo scattare una violenta rissa in campo. Lite che è degenerata nel giro di pochi attimi, con l’arbitro che è stato costretto ad espellere sei calciatori della Sfarandina e cinque del Lipari, sospendendo inevitabilmente l’incontro di Prima Categoria.