Home » Maxi rissa all’Allianz Stadium: le urla provenivano dallo spogliatoio della Juve | Arrivati alle mani

Maxi rissa all’Allianz Stadium: le urla provenivano dallo spogliatoio della Juve | Arrivati alle mani

Credit: Imago

Credit: Imago

Non sta rendendo secondo le aspettative la Juventus. Spunta un retroscena davvero clamoroso

Una prima parte di stagione tutt’altro che esaltante, quella della Juventus di Thiago Motta. Nonostante i quasi 200 milioni di euro investiti sul mercato durante l’estate la squadra bianconera dopo 15 giornate di campionato si trova in sesta posizione a quattro punti dalla zona Champions League.

Sul banco degli imputati ci è finito anche il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, l’ideatore del nuovo progetto tecnico avallato in toto dalla proprietà. Gli acquisti, sulla carta di grande livello, non hanno finora reso in base alle attese. Douglas Luiz e Koopmeiners, grandi colpi in estate non hanno mostrato il loro potenziale con il brasiliano, in particolare, che è già stato bollato come un flop.

Vlahovic e compagni sono ancora imbattuti ma hanno vinto solo sei delle quindici gare andate in scena finora. Un ruolino di marcia non proprio esaltante che sta facendo riflettere tutto l’ambiente sulla reale efficacia del nuovo progetto imposto dalla società.

Per ora è da escludere un esonero di Thiago Motta che rischierebbe il posto solo in caso di un crollo verticale. L’ex allenatore del Bologna, con il quale ha concluso una stagione esaltante con una qualificazione insperata alla Champions League, è convinto di riuscire a risollevare la squadra. Fiducia, quindi, nel tecnico italo brasiliano e nel progetto.

La vittoria in Champions contro il Manchester City, una meravigliosa notte Europea

Mercoledì la Juve ha battuto il Manchester City di Guardiola, una vittoria importante che dà morale e fiducia a Thiago Motta e ai suoi ragazzi.

Una prova di carattere, quella dei bianconeri, contro gli attuali campioni di Inghilterra che però vivono un momento difficile a causa di diverse assenze importantissime, la principale è quella di Rodri, pallone d’oro e metronomo perfetto della squadra di Guardiola.

L’allenatore spagnolo ha schierato tre trequartisti giocando senza un punto di riferimento o centrocampisti di rottura, una situazione che ha favorito la Juve che ha vinto grazie alle reti di Vlahovic e McKennie.

Un grande passo in avanti che accresce la fiducia nel gruppo e nel progetto, una sfida che rilancia le ambizioni europee della Juve e che permette ai ragazzi di Thiago Motta di sperare addirittura nel passaggio diretto del turno evitando, quindi, i Play-off. Adesso, con altre due match da disputare sarà interessante vedere dove finirà il club bianconero.

Il clamoroso retroscena: la vicenda raccontata dal protagonista diretto

Ancora polemiche, quindi, in casa Juve come lo sono state anche in passato. A distanza di sette anni emerge un clamoroso retroscena che spiega la causa della clamorosa rottura, avvenuta nel 2017, tra Massimiliano Allegri e Leonardo Bonucci.

È lo stesso difensore viterbese a raccontare la dinamica di un litigio che compromise i rapporti tra lui e il tecnico toscano: “Marchisio era rientrato dal crociato e al 60′ era morto. Gli dissi: ‘Claudio fatti cambiare. Lui non voleva, io faccio segno ad Allegri: cambia l’8 perché è morto. Dopo 5 minuti cambiò Sturaro con Rincon, io gli feci dei gesti e lui mi mandò a quel paese“.