Palermo in lacrime: ennesimo terremoto societario | Non si vedeva niente del genere dai tempi di Zamparini
Ennesimo terremoto societario in casa Palermo
Nato a Bagnaria Arsa, in provincia di Udine, il 9 giugno 1941. Imprenditore attivo nel campo immobiliare e commerciale, dopo essere stato a lungo presidente del Venezia, rilevò il Palermo da Franco Sensi il 21 luglio 2002 rimanendo al timone del club fino alla stagione 2018-2019. Una lunga era che ha rappresentato il periodo migliore della storia della squadra siciliana.
Con Maurizio Zamparini i rosanero, dopo essere saliti in Serie A a distanza di 33 anni, hanno assaporato per la prima volta l’Europa e hanno sfiorato una Coppa Italia, mostrando a tratti un grande calcio e con giocatori di calibro mondiale.
Cinque anni nelle coppe europee (la prima Coppa Uefa con Guidolin in panchina), più una finale di Coppa Italia persa contro l’Inter. Il tutto nell’arco di nove stagioni consecutive di permanenza nella massima serie del nostro calcio. Alla fine saranno dodici in 15 anni i campionati di massima serie sotto la sua gestione, con la quinta posizione raggiunta in ben tre stagioni.
Se n’è andato ormai da due anni e gli va riconosciuto il merito – al netto delle contestazioni, dei veleni, delle polemiche, dei guai giudiziari – di aver segnato in maniera profonda il destino del club, portandolo ad avere un’accelerata nelle gerarchie del calcio italiano.
Il pupillo di Zamparini
Zamparini ha avuto modo di gestire alcuni dei migliori giocatori attuali. E tra questi ce n’è uno che emerge più di tutti. Si tratta proprio del pupillo giallorosso, ex Juventus e Palermo; senza di lui la squadra cambia totalmente e non è più la stessa, come ha citato anche il nuovo allenatore Claudio Ranieri. Stiamo parlando di Paulo Dybala.
L’esordio nella stagione 2012-2013. L’11 novembre 2012 decide con i suoi primi due gol nella massima serie italiana la gara di campionato contro la Sampdoria (2-0). Emerge subito come giovane talento, al punto da raccogliere un bottino di 28 presenze ufficiali e 3 reti complessive. Nel maggio 2013, intanto, viene inserito nel novero dei giocatori più iconici dell’Instituto. Ma Zamparini è stato anche noto per i diversi esoneri in poco tempo a Palermo. E oggi, il club ha vissuto una situazione simile.
Palermo, l’ennesimo terremoto societario
Morgan De Sanctis è stato esonerato. Questa sarebbe la decisione finale del Palermo: via il direttore sportivo mentre l’allenatore Alessio Dionisi dovrebbe restare in panchina. De Sanctis paga per tutti, colpevole di una campagna acquisti estiva non sufficiente fino a questo momento.
Escludendo gli infortuni di Gomis e Blin, i nuovi volti arrivati durante la sessione di mercato dell’estate non hanno inciso per come ci si aspettava e i numeri ne sono la dimostrazione: 24 punti in venti partite. A prendere il posto di De Sanctis, invece, è Carlo Osti. Un dirigente esperto che per oltre dieci anni ha lavorato nella Sampdoria.