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Peggio del gol di Muntari | Emanuele Filiberto sbotta e scoppia lo scandalo: era impossibile da non vedere

gol fantasma

Dopo il celebre episodio del gol fantasma di Muntari, scoppia un altro caso.

I gol fantasma sono sempre stati degli episodi che hanno generato tanta confusione e soprattutto rabbia. Dai tifosi agli autori della rete, fino ai compagni di squadra: vedere annullato o non convalidato un gol regolare è una sensazione che lascia senza dubbio tanto amaro in bocca.

Un esempio celebre in Italia, al quale si pensa subito quando si parla di questo caso, è quello di Sulley Muntari. Riavvolgendo il nastro, si torna al 25 febbraio 2012, a San Siro. La partita è Milan-Juventus, uno scontro importantissimo in quel campionato perché si tratta delle due pretendenti maggiori per lo scudetto.

Da calcio d’angolo, Muntari colpisce due volte e il pallone entra, ma Buffon lo respinge. I giocatori rossoneri esultano, ma l’arbitro non convalida il gol e lascia giocare. Un vero e proprio gol fantasma rimasto nella storia del nostro calcio, dato che la partita terminò 1-1.

Ma quello del centrocampista non è l’unico episodio che ha fatto discutere, almeno fino all’arrivo del VAR e della Goal Line Technology. La tecnologia, infatti, ha sicuramente aiutato a ridurre i casi di gol fantasma, ma non ad annullarli completamente.

Gol fantasma, alcuni episodi celebri

Ancora un passo indietro rispetto a Milan-Juventus. Durante il mondiale del 2010, infatti, si sfidarono Germania e Inghilterra e andò in scena un episodio che lasciò tanti tifosi senza parole. Frank Lampard calcia dalla distanza e il pallone colpisce la traversa e supera la linea. Il gol, però, non viene convalidato e l’Inghilterra perde contro la Germania 4-1.

Un altro caso che vede protagonista il Milan è quello contro la Stella Rossa nel 1988. Il difensore del club serbo Vasilijevic sbaglia a rinviare e mette il pallone nella propria porta, ma l’arbitro non vede incredibilmente la rete. I gol fantasma, però, accadono anche tra i dilettanti, dove la tecnologia non può aiutare i direttori di gara.

filiberto Savoia

Il caso del Savoia

Di recente, un altro episodio in Serie D ha scatenato l’ira del principe Emanuele Filiberto, presidente del Savoia di cui porta il nome. Il club campano ha perso 1-0 contro l’Anzio con una rete di Bartolocci tra tante polemiche. Gli ospiti si sono infatti lamentati per un fuorigioco non fischiato in occasione del gol.

Emanuele Filiberto ha replicato con un duro comunicato. “Meritiamo la designazione di arbitri all’altezza dei nostri sforzi e degni di una tifoseria che raramente si vede in serie D. Per questa ragione chiederò un incontro con il presidente Abete e con il designatore Aia di serie D, non per esprimere sterili lamentele su singole partite che, guarda caso, hanno determinato altrettante sconfitte per 1-0 contro Gelbison (rigore assai dubbio) ed Anzio (rete in netto offside), bensì per difendere la credibilità del calcio in serie D: i tifosi del Savoia sono pronti a disertare le prossime trasferte se dovessero prendere atto di una gestione troppo superficiale da parte dei vertici arbitrali quando si tratta di designare il direttore di gara per le partite della mia squadra“.