San Siro BEFFATO sul tempo: i lavori li faranno sull’altro stadio | Davide vince contro Golia
Non ci sono ancora novità da San Siro: i lavori di ammodernamento si spostano sullo storico stadio
Stadio Giuseppe Meazza. San Siro. La Scala del Calcio. Tutti nomi che indicano quello che, forse, è il più bell’impianto del calcio italiano: la casa di Inter e Milan da ormai quasi 100 anni. Un impianto storico che, dall’alto dei suoi 75.817 spettatori di capienza massima, è da anni in mezzo alla bufera.
Effettuare un restyling o costruire un nuovo stadio? Acquisto da parte delle società o lasciarlo nelle mani del Comune? Quale sarà, alla fine dei conti, il progetto riservato allo storico stadio meneghino? La telenovela va avanti da tanto tempo, mentre le domande di tifosi e cittadini non accennano a diminuire.
Nei giorni scorsi, però, è arrivata una delle poche certezze della storia recente su San Siro: non ospiterà la finale della Champions League 2027. La motivazione? Il suo futuro è incerto… nessuna garanzia e tante, troppe polemiche.
I lavori, dunque, tardano a iniziare e anzi, forse non inizieranno mai. L’opzione di costruire due nuovi stadi di proprietà, rispettivamente in zona Rozzano e San Donato per Inter e Milan, è sempre dietro l’angolo. Se la Juventus si gode il suo Stadium ultra moderno, dunque, nel capoluogo lombardo regna ancora l’incertezza.
L’Italia e il problema stadi: tanti progetti ma poi…
Stadi vecchi (seppur pieni), ma allo stesso tempo progetti da oltre 3 miliardi per nuovi stadi che vanno avanti a rilento. È questa la situazione degli impianti calcistici in Italia, di cui molti con anche relativi problemi di logistica: piste di atletica obsolete, niente Skybox, niente fonti di energia rinnovabili…
Un vero e proprio abisso rispetto alle strutture all’avanguardia che si possono trovare con grande facilità in Inghilterra. Ma non solo con l’eclatante esempio del Tottenham Hotspur Stadium, che offre innumerevoli servizi premium e di hospitality che fruttano milioni ad ogni match. Anche nelle categorie minori si trovano impianti di proprietà che fanno facilmente sfigurare l’Italia.
Caltagirone, al via i lavori per la ristrutturazione
Alcune piccole realtà, però, ci provano e sembrano riuscirci. Il Varese è in attesa dello scadere del bando per rifare d’abito il “Franco Ossola” con un progetto all’avanguardia, mentre il Licata è da poco tornato a giocare al “Dino Liotta“. E così ci prova anche il Caltagirone, che è ai nastri di partenza per i lavori allo stadio “Agesilao Greco“, rimasto inagibile e chiuso per ben 14 anni.
Riportiamo di seguito il comunicato del club.
“Sono stati aggiudicati in via definitiva lavori di ammodernamento agli standard sportivi e di messa in sicurezza dello stadio comunale “Agesilao Greco”. A breve la consegna dei lavori all’impresa. Gli interventi consisteranno prevalentemente nel rifacimento del terreno di gioco, che sarà finalmente inerbato (erba sintetica di ultima generazione) e nell’adeguamento degli spogliatoi agli standard del Coni“.