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Totti devastato dal dolore: una malattia incurabile ce l’ha portato via | Addio a 46 anni

Dolore per l’ex capitano della Roma

Ci sono storie che il calcio riesce a raccontare in modo unico, storie fatte di passione, di sacrificio e, talvolta, di dolore. Non importa se si parla di un grande stadio o di un campo di periferia, certe emozioni toccano chiunque.

Lo sa bene Francesco Totti, simbolo di quel calcio che non smette mai di avvicinare le persone. Anche lui, da sempre attento alle storie di chi lotta contro le avversità, non ha esitato a far sentire la propria vicinanza. Un messaggio sincero, arrivato nei giorni più difficili, che ha riacceso la speranza in chi combatteva una battaglia troppo dura da affrontare.

C’è una città che oggi si ferma per piangere uno dei suoi. Una città che, come un’unica grande famiglia, aveva raccolto intorno a sé un uomo che, prima ancora di essere un calciatore, era un esempio. Un leader silenzioso, capace di trasmettere forza e coraggio a chi gli stava accanto. Per anni aveva indossato la fascia di capitano, guidando i suoi compagni non solo sul campo ma anche fuori, incarnando valori che andavano ben oltre i 90 minuti di gioco.

E poi c’era la malattia. Quel male terribile che non guarda in faccia nessuno, che non distingue tra giovani e anziani, tra atleti e semplici spettatori. Lui l’aveva affrontata con la stessa determinazione di quando scendeva in campo, con la grinta di chi non vuole mollare mai. Non era solo: amici, compagni di squadra e tifosi erano con lui, ogni giorno, sostenendolo in quella partita più grande.

Un dolore straziante

Ora, però, quel campo è vuoto. La fascia è rimasta lì, simbolo di un’eredità che nessuno dimenticherà. La notizia della sua scomparsa ha lasciato un vuoto enorme. Sono bastati pochi istanti perché i messaggi di cordoglio invadessero i social, un tributo a chi ha saputo lasciare un segno indelebile.

Tra questi, il ricordo commosso della sua squadra, che lo ha descritto come molto più di un calciatore: un amico, un fratello, una bandiera.

San Desiderio, addio al capitano Luca Filippone

Oggi, il San Desiderio calcio, e con lui un’intera città, dice addio a Luca Filippone, capitano, simbolo e amico di tutti. A soli 46 anni, se n’è andato dopo una lunga battaglia contro una malattia incurabile.

I funerali si terranno mercoledì 18 dicembre nella parrocchia della Santissima Annunziata del Chiappeto di via Minoretti, mentre stasera si svolgerà il rosario nella sua casa. Un ultimo saluto al capitano, con il gialloblù sempre nel cuore.