Ultim’ora in Serie D: arbitro aggredito a suon di schiaffoni | UFFICIALE la squalifica di due anni
Il provvedimento del Giudice Sportivo dopo l’episodio che ha riguardato l’arbitro durante un match di Serie D
È arrivato il provvedimento del Giudice Sportivo Territoriale dopo il grave episodio che aveva riguardato un arbitro, preso a colpi in faccia da uno dei giocatori, durante uno dei tanti match di Promozione dello scorso 22 dicembre.
L’aggressione al direttore di gara si era verificata intorno agli ultimi minuti della gara, quando un componente della panchina della squadra di casa lo ha colpito con uno schiaffo al volto.
La società aveva condannato l’episodio già alla fine della partita, ribadendo inoltre la sua vicinanza nei confronti del giovane arbitro. Il calciatore del club ospitante è stato squalificato per ben due anni per decisione del Giudice Sportivo Territoriale.
Inoltre, è stata dichiarata la sconfitta a tavolino per i padroni di casa, a causa dell’elevato livello di gravità dell’accaduto. Vittoria diretta quindi per gli ospiti.
Le decisioni del Giudice Sportivo
Un episodio più che grave quello avvenuto in uno dei campi di sesta serie. Eventi del genere purtroppo non sono così tanto insoliti nel mondo calcistico italiano. Non è di certo la prima volta che accade una situazione di questo genere.
Le decisioni del Giudice Sportivo: “Che, a seguito di tale aggressione l’arbitro era costretto a sospendere definitivamente la gara in quanto avvertiva giramento di testa e dolore agli arti inferiori che non gli consentivano di portare a termine l’incontro; tanto premesso, visti ed applicati gli artt. 10 – 35 commi 1, 2 e 7 del C.G.S.“.
Schiaffo all’arbitro, il comunicato del Giudice Sportivo
Di seguito il comunicato del Giudice Sportivo dopo il match tra Virtus Locorotondo e Sava: “Il Giudice Sportivo Territoriale, esaminati gli atti ufficiali, rilevato che al 39′ del 2º tempo il sig. PASCULLO GRAZIANO calciatore di riserva della società VIRTUS LOCOROTONDO 1948, si rivolgeva all’Arbitro in modo irriguardoso, uscendo dall’area tecnica”.
Prosegue: “Che, successivamente alla notifica del provvedimento di espulsione, il predetto calciatore colpiva l’Arbitro con un violento schiaffo al volto e con un violento calcio all’altezza degli arti inferiori, causandone la caduta e temporaneo dolore; che, successivamente, il calciatore, mentre l’Arbitro si trovava ancora a terra, tentava nuovamente di entrare in contatto con l’Arbitro, senza riuscirvi per l’intervento dei propri compagni di squadra e dei dirigenti della società di appartenenza”.