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Ultim’ora: rimane privo di coscienza in campo | Chiamata l’ambulanza immediatamente: attimi di terrore

Paura in campo per le condizioni dell’atleta

La gloria sportiva è spesso associata a vittorie epiche, record infranti e momenti che restano impressi nella memoria collettiva. Ma dietro la spettacolarità e la gioia delle competizioni, c’è una realtà più dura: il rischio costante che accompagna gli atleti.

Molti sport sono intrinsecamente pericolosi. Nel mondo dell’automobilismo e del motociclismo, il pericolo è un compagno inseparabile. La Formula 1 e la MotoGP hanno visto tanti campioni cadere vittime di incidenti, lasciando un vuoto che non può essere colmato. Allo stesso modo, lo sci alpino, in particolare nelle sue specialità veloci, ha spesso presentato un tributo pesante, con vite spezzate sulla neve.

E poi c’è la boxe, uno sport che, pur affascinante e conosciuto come l’arte nobile, porta con sé una scia di tragedie. Troppi pugili hanno pagato il prezzo della gloria con gravi danni fisici o, peggio, la vita stessa. A volte il ring diventa il luogo in cui il corpo cede sotto il peso di colpi incessanti e implacabili.

Ma non sono solo gli sport più conosciuti a presentare questo lato oscuro. Ci sono discipline meno seguite in alcune parti del mondo, ma altrettanto popolari altrove, che non sono immuni da tragedie.

Hockey, un incidente spaventoso

L’hockey su ghiaccio, ad esempio, non è forse lo sport più amato in Italia, ma in Nord America e in Scandinavia è una vera e propria istituzione. In Canada, idoli come Wayne Gretzky hanno raggiunto lo status di leggende, mentre in Svezia e Finlandia l’hockey è una passione che attraversa generazioni.

Tuttavia, anche in questo sport apparentemente lontano dai riflettori italiani, i rischi sono reali. Qualche anno fa, durante un incontro del campionato svedese, un incidente sconvolse il mondo dell’hockey. Un atleta d’élite, durante un’azione di gioco, fu protagonista di un impatto terribile: uno scontro contro il plexiglass e poi una caduta rovinosa sul ghiaccio. L’atleta rimase privo di conoscenza per interminabili minuti, mentre il pubblico tratteneva il respiro.

Oscar Sundh, privo di coscienza per minuti: l’incidente che ne cambiò la carriera

Solo l’intervento tempestivo dei medici riuscì a evitare il peggio. Quel giocatore era Oscar Sundh, un campione svedese che tornò sul ghiaccio, ma la sua carriera non fu mai più la stessa. Una frazione di secondo aveva cambiato tutto.

Una dimostrazione di come l’imprevisto, specialmente nello sport, sia sempre dietro l’angolo, e che non faccia sconti a nessuno: infortuni muscolari, interventi troppo duri, cadute rovinose, smettere di giocare. A volte la passione, nello sport, è messa a durissima prova.